20 febbraio – 20 marzo: 1 mese fa il primo caso di coronavirus in Italia, secondo la professoressa Maria Teresa Ventura, immunologo del Policlinico di Bari, i dati raccolti fino a questo momento sarebbero incoraggianti “Il modello cinese è stato efficace anche nel Lodigiano”.
Il 20 febbraio il primo caso di coronavirus in Italia
Un mese fa, più o meno in queste ore, l’Italia si fermava, come sospesa, per ascoltare dalla tv la notizia che nessuno avrbebe mai voluto sentire: il tanto temuto “virus cinese” aveva infettato un nostro connazionale.
La situazione dopo 1 mese
Il paziente 1 era un 38enne di Codogno, nel Lodigiano, un giovane sano e sportivo che, secondo le prime informazioni, aveva contratto l’infezione da un suo amico, rientrato dalla Cina. Non è stato chiarito, davvero, come il primo paziente abbia contratto il virus, fatto sta che da allora l’Italia è piombata nel buio più completo, e la situazione non accenna a migliorare.
Parla l’esperta
In un’intervista rilasciata ad Open Online, la professoressa Maria Teresa Ventura, immunologo del Policlinico di Bari, ha voluto chiarire alcune cose in merito alle tante notizie, a volte false, che escono sui giornali, e ha parlato di dati incoraggianti, per quanto riguarda la curva dei contagi nel nostro Paese.
Codogno come Wuhan
Il modello cinese che ha funzionato a Wuhan si è mostrato efficace anche nel Lodigiano, ha detto, e stanno iniziando a vedersi i limiti dell’immunità di gregge, che però non è quella di cui parlava Boris Johnson nel Regno Unito.
L’immunità di gregge
Per immunità di gregge, spiega la professoressa, si intende qualcosa che riguarda le persone che superano la malattia sviluppano gli anticorpi e diventano delle barriere viventi che impediscono al virus di diffondersi.
I guariti
Ma sarebbe un errore affermare che con l’aumentare dei guariti diminuisca anche la contagiosità del virus. I guariti costituiscono un aiuto nel contenimento generale, ma la gente deve rimanere a cabsa e seguire le regole.
L’immunità di gregge spiegata dall’esperta
Dovete pensare all’immunità di gregge come a un’equazione tra persone infette, persone che hanno superato l’infezione e persone diciamo vergini. Quando queste tre popolazioni raggiungeranno l’equilibrio, si otterrà la cosiddetta immunità di gregge e potremo dire superata la crisi. Ma bisogna ancora approfondire se l’individuo che guarisce dal coronavirus sviluppa effettivamente un’immunità permanente.