21 aprile del 1989: la Nintendo lancia il primo Game Boy
La console da viaggio più popolare della storia che per quasi un ventennio ha dominato la scena dei portatili per videogame.
Per milioni di ragazzi di allora è stato un irresistibile passatempo a portata di tasca; gli stessi che oggi, da adulti, lo conservano come un cimelio che non passa mai di moda.
Correva l’anno 1980 quando la Nintendo fece il suo esordio nel settore delle console portatili con la serie Game & Watch, ideata da Gunpei Yokoi, tra i migliori programmatori della casa giapponese.
Prodotti per dieci anni, questi dispositivi apparivano lontani dal concetto di console portatile sviluppatasi successivamente, per via che supportavano un solo gioco e quindi non erano programmabili.
Il successo del NES
Nel 1983 arrivò lo strepitoso successo del NES (che lanciò gli indimenticabili Super Mario Bros e The legend of Zelda), modello di punta della terza generazione di console fisse, grazie al quale l’industria dei videogames si risollevò dalla crisi. In questo arco di tempo Nintendo accantonò il settore dei portatili, decisa a riprenderlo in un secondo momento.
Difatti, 6 anni dopo l’uscita del NES, il team guidato da Gunpei Yokoi si rimise al lavoro per partorire un prodotto vincente. Partendo dai limiti del Game & Watch, si mise a punto un dispositivo con processore a 8 bit che supportava memorie intercambiabili, dette cartucce, su cui erano memorizzati i giochi. Era dotato inoltre di schermo a cristalli liquidi, con varie tonalità di grigio su fondo verde, e dell’innovativa croce direzionale (ideata da Yokoi) per spostarsi facilmente in tutte e quattro le direzioni.
Tetris, il più amato puzzlegame di sempre
Le quattro batterie a stilo assicuravano 36 ore di gioco. La durata garantita, il prezzo accessibile (12.500 yen, equivalenti a 94 dollari di allora) e la dotazione base di Tetris, il più amato puzzlegame di sempre, si rivelarono i punti di forza del Game Boy.
Sicché, all’uscita nei negozi giapponesi il 21 aprile del 1989, andò letteralmente a ruba. Negli USA il milione di unità disponibile si esaurì in poche settimane.
Game Boy: le successive versioni color