Il 30 luglio del 1511 nasceva una nuova materia, fino a quel momento sconosciuta: la storia dell’arte. Questa nuova scienza deve tutto al suo “creatore”, Giorgio Vasari, il primo storico dell’arte che non sapeva di essere uno storico dell’arte.
30 luglio 1511, nasceva Giorgio Vasari
Pittore e architetto, ma soprattutto inventore della storia dell’arte e, ancora più importante, della definizione di Rinascimento, quel periodo di straordinaria fioritura delle arti, di cui Giorgio Vasari si trovò ad essere artefice e testimone.
A lui si deve anche la realizzazione del famoso corridoio che collega la galleria degli Uffizi a Palazzo Vecchio, e che attualmente ospita una serie di dipinti che ritraggono le personalità dell’arte e della cultura più influenti della storia.
Artista e testimone
Se il viaggio nel tempo esistesse, in molti vorrebbero tornare indietro e vivere gli anni fecondi e stupefacenti del Rinascimento. Lui, invece, non solo li visse, ma frequentò di persona i più importanti artisti del tempo, come Michelangelo, dialogando con personaggi eccelsi come Lorenzo il Magnifico e Alessandro Farnese.
Le Vite
Senza le sue “Vite dei pittori” non avremmo mai saputo della mosca dipinta da Giotto su un’opera di Cimabue, talmente “reale” da spingere il maestro a tentare di scacciarla dal dipinto.
Grazie alle informazioni raccolte di prima mano, la storia dell’arte ha iniziato a diffondersi, diventando materia di studio e dilettevole distrazione per molti.