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6 aprile 1943: prima pubblicazione de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry

Era il 6 aprile del 1943 quando, a New York, veniva pubblicato Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Da allora, quell’affascinante racconto è diventato un vero classico della letteratura, capace di incantare milioni di uomini, donne e bambini che in apparenza non avevano niente in comune.
“Tutti i bambini buoni disegnano persone buone”.

6 aprile del 1943: prima pubblicazione de “Il Piccolo Principe”

Questo racconto, illustrato da acquerelli dal pennello dello stesso Saint-Exupéry, non è concepito come un racconto di un adulto che si rivolge ai bambini e nemmeno come un adattamento infantile che vuole riuscire a restituire loro una larghezza di vedute che da lungo tempo ormai avevano smarrito.

È una storia che va oltre il tempo e un registro specifico, i disegni accompagnano ed esaltano le parole ricche anch’esse di profondi significati, il tutto racchiuso nella semplicità dell’immaginazione.


Mostrai il mio lavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava. Ma mi risposero: “Spaventare? Perché mai uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?”

Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante.


6 aprile 1943 prima pubblicazione Piccolo Principe


Antoine de Saint-Exupéry scrive questo libro durante un periodo buio della sua vita, anzi dell’umanità intera: dalla prima alla seconda guerra mondiale, dalle perdite personali a quelle collettive, azioni che hanno segnato per sempre non solo un’ epoca ma la memoria collettiva dell’umanità intera.

Ed è proprio in questo periodo così cupo che il piccolo principe prende vita, ma in realtà questo piccolo personaggio è sempre esistito, nasce, infatti, con lo scrittore stesso.


L’incontro tra il pilota e il Piccolo Principe, ovvero

l’incontro tra Saint-Exupéry adulto e Saint-Exupéry bambino.

6 aprile 1943 prima pubblicazione Piccolo Principe


Antoine de Saint-Exupéry aveva avuto un’infanzia felice, ma quegli avvenimenti sarebbero stati difficili da cancellare, e in un periodo in cui si dava valore al superfluo ecco che arriva il Piccolo Principe a ricordarci che l’essenziale è invisibile agli occhi, che quello che conta è quello che noi diamo, il bene che proviamo, gli amori che nutriamo gli uni per gli altri.


“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

6 aprile 1943 prima pubblicazione Piccolo Principe


Questo libro famoso in tutto il mondo, tradotto nelle più svariate lingue, contiene un unico messaggio universale: come Antoine con il suo aereo aveva attraversato e superato tutte le frontiere così il Piccolo Principe, per risolvere i suoi dubbi più ingenui, arriva ad attraversare svariati mondi.

Il messaggio finale, quindi, è che anche l’umanità può superare qualsiasi barriera, perché la pelle, la religione e la condizione sociale non sono dei limiti ma servono a rendere il mondo un posto migliore, più colorato. Perché il cuore di tutti suona all’unisono e non ha bisogno di altro.


“Addio – disse la volpe. – Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

6 aprile 1943 prima pubblicazione Piccolo Principe


 

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