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L’8 marzo ricorre l’anniversario della morte di Hachiko, il cane che aspettò il suo padrone fino alla morte

8 marzo, anniversario della morte di Hachiko: la storia vera | Dove si trova la statua | Com'è morto | Film | Leggenda

Ogni 8 marzo ricorre l’anniversario della morte di Hachiko, un cagnolino di razza Akita dal nome Hachi, che significa “otto”, numero portafortuna in Giappone, a cui venne aggiunto il suffisso ko, inteso come vezzeggiativo e diminutivo. A due mesi il cucciolo fu adottato dall’agronomo e professore universitario Hidesaburo Ueno, che ogni giorno si recava alla stazione dei treni di Shibuya per andare al lavoro.

8 marzo, anniversario della morte di Hachiko: la storia vera

Hachi lo accompagnava sempre la mattina e lo attendeva al ritorno in stazione la sera. Purtroppo, il 21 maggio 1925, il professore fu stroncato da un malore e non fece più ritorno a casa. Hachi era lì, come sempre, ad aspettare fedelmente il suo padrone alla stazione, ma quella volta l’attesa fu vana. Tornò il giorno seguente e nei giorni successivi. Passò il tempo. Il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno si accorsero di questo cane, sempre presente e in costante attesa. Cominciarono ad accudirlo, a portargli un po’ di cibo, e pian piano Hachiko divenne noto e molto amato dal pubblico dell’epoca. Giorno dopo giorno, passarono quasi dieci anni… Hachi, ormai invecchiato, morì l’8 marzo 1935, all’età di 11 anni, dopo aver atteso ininterrottamente in stazione il ritorno del suo padrone ogni sera.

La sua storia commosse tutto il popolo giapponese, e il cane divenne per tutti un emblema di lealtà, devozione, fedeltà eterna e amore sconfinato. Presso la stazione di Shibuya è stata costruita una statua del cagnolino Hachiko, e una delle cinque uscite della stazione è stata intitolata, in suo onore, proprio Hachiko-guchi (ingresso Hachiko). Alcuni suoi resti sono conservati nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del suo amato padrone, il professor Ueno. Questa commovente storia ha ispirato alcuni film e molte opere letterarie, rivolte soprattutto all’infanzia.


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La storia vera di Hachiko

Quella di Hachiko è una storia vera. Egli era solito accompagnare il suo padrone, un professore universitario di nome Hidesaburo Uero alla stazione ferroviaria ogni giorno. Ogni sera, puntualmente, tornava alla stazione per aspettarne il ritorno. Quando Uero morì, Hachico continuò a recarsi alla stazione per circa 10 anni. Il vero Hachiko e il suo padrone Hidesaburo Uero

Come è morto il padrone di Hachiko?

Il padrone di Hachiko, Hidesaburo Uero,  morì a causa di un infarto mentre si trovava al lavoro, all’Università. Il fedele cane lo aveva accompagnato al treno al mattino e non lo aveva più visto tornare.

Come è morto Hachiko?

Hachiko morì nel 1935, all’età di 13 anni. Dopo la morte, i ricercatori di quella che oggi è l’università di Tokyo, eseguirono l’autopsia sul suo corpo, scoprendo ascaridi nel cuore e del liquido nell’addome. Nel 2011 gli scienziati hanno determinato che ad uccidere Hachiko non fu uno spiedino di pollo che gli perforò lo stomaco, come si era creduto per anni, bensì un cancro ai polmoni che gli aveva anche danneggiato il cuore. Utilizzando sofisticati test come la Risonanza Magnetica, un team di studiosi dell’Università di Tokyo ha analizzato gli organi di Hachico scoprendo tumori di grandi dimensioni al cuore e ai polmoni. L’esame è stato ancora possibile poiché gli organi interni dell’animale sono conservati presso l’Università di Tokyo.

Hachiko, il cane diventato leggenda

Il bellissimo e fedele cane attirò l’attenzione degli altri pendolari, ma ci volle un po’ prima che la gente capisse la situazione. Durante i primi anni le reazioni delle persone alla stazione non furono amichevoli, ma un articolo del 4 Ottobre del 1932 fece diventare il cane una celebrità locale, e le persone che frequentavano la stazione iniziarono a portargli del cibo.


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Dove si trova la statua di Hachiko?

Una riproduzione di Hachiko è in mostra al Museo Nazionale di Natura e Scienze di Tokyo, in Taito Ward, mentre una statua di bronzo fu costruita in suo onore, e messa nella posizione esatta dove il cane attendeva il suo padrone alla stazione di Shibuya.

Che significa “Hachiko”?

Conosciuto anche come Chūken Hachikō (忠犬 ハチ公, letteralmente cane fedele Hachikō), il suo vero nome era solo Hachi, che in giapponese significa “otto”, numero considerato beneaugurante (il suffisso “kō” è usato come vezzeggiativo).

Curiosità sul film con Richard Gere

Per riuscire a invecchiare artificialmente Hachiko, i tre cani che lo interpretano (Chico, Layla e Forrest) si sono visti ingrigire il manto dai truccatori e anche applicare dei piccoli pesi sulla coda e le orecchie per far sembrare che fossero più cadenti.

Dove è stato girato il film?

Il titolo di lavorazione è stato Hachi, poi però la produzione ha scelto di chiamare il filmHachi: A Dog’s Tale. La maggior parte del film è stata girata a Bristol e Woonsocket, nel Rhode Island.

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