NAPOLI. La disfatta azzurra sarà difficile, per l’Italia pallonara, da digerire: passare un’estate con la coppa del mondo di calcio senza l’Italia sarà una cosa unica per milioni e milioni di italiani, in quanto un evento sportivo del genere si è verificato una sola volta, ossia nel 1958.
MONDIALI NON DISPUTATI – In quella occasione l’Italia, nella partita decisiva contro l’Irlanda del Nord, perse per 2 a 1 e non riuscì a qualificarsi alla coppa del mondo Rimet che, guarda caso, si disputò proprio in Svezia. E fu, guarda caso, la prima volta del Brasile: un giovane Edson Arantes do Nascimiento, meglio noto come Pelè, vinse il mondiale con i carioca.
Anche nel 1930 l’Italia non prese parte ai mondiali, ma erano i primi della storia, disputatisi in Uruguay e vinti dall’Uruguay (4-2 in finale all’Argentina): non ci furono delle vere e proprie qualificazioni, quindi non si può parlare di mancata qualificazione.
Dopo 60 anni, disastro sportivo per l’Italia: per la seconda volta (terza con il 1930) la coppa del mondo di calcio non vedrà gli azzurri ai nastri di partenza. Ma vediamo qualche dato.
COPPA FIFA, MAI SENZA GLI AZZURRI – Nel 1930 e nel 1958 la coppa del mondo si chiamava ancora Rimet (intitolata allo scultore che realizzò appunto la coppa Rimet): tale trofeo venne assegnato definitivamente al Brasile nel 1970. A Messico ’70 si sfidarono in finale Brasile e Italia, che contavano due vittorie a testa: il Brasile vinse 4-1 e conquistò per sempre la Rimet, avendo vinto tre volte il mondiale.
Dal 1974, anno dei mondiali in Germania Ovest, venne quindi messa in palio la Coppa FIFA, quella che si assegna ancora oggi. Per la prima volta, la coppa FIFA non vedrà l’Italia tra le pretendenti.
DUE VOLTE FUORI AL PRIMO TURNO, POI PURE PEGGIO – A volte si parla di corsi e ricorsi storici… ebbene, la non partecipazione degli azzurri al mondiale 2018 arriva dopo due cocenti eliminazioni al primo turno (Sud Africa 2010 e Brasile 2014), esattamente come nel 1958: nel 1954 e nel 1950 infatti gli azzurri uscirono fuori al primo turno.
Nel 1954 l’Italia perse per ben due volte contro i padroni di casa della Svizzera e fu eliminata; stessa sorte nel 1950, mondiali in Uruguay, i primi del dopoguerra. Guarda caso, fatale fu una sconfitta per 2 a 3 contro… la Svezia.
Non solo: in entrambi i casi le due eliminazioni al primo turno sono state seguite da un trionfo: nel 2006, infatti, l’Italia vinse la coppa del mondo in Germania, mentre nel 1938 la vinse in Francia. Giova chiaramente ricordare che, ufficialmente, i mondiali del 1942 e del 1946 non vennero disputati a causa del secondo conflitto mondiale. Per questo, a livello statistico, i mondiali del 1938 sono seguiti da quelli del 1950.
LA REGOLA DEL 12 – In molti, dopo l’eliminazione, hanno commentato – in rete e dal vivo – dicendo che è saltata anche la regola del 12 per l’Italia, ossia quella secondo la quale, dal 1970 in poi, ha visto gli azzurri arrivare in finale a intervalli regolari, appunto ogni 12 anni. Messico ’70 (sconfitta in finale contro il Brasile), Spagna ’82 (vittoria in finale contro la Germania Ovest), Usa ’94 (sconfitta in finale contro il Brasile) e Germania 2006 (vittoria in finale contro la Francia). Quindi, dodici anni dopo, un’altra finale… e invece no. Se poi si vuole dar retta schematicamente a questa cabala, per così dire, una eventuale finale 2018 sarebbe stata persa, visto che le vittorie e le sconfitte sinora si sono alternate.
Invece, dopo 12 anni, l’Italia al mondiale non ci va proprio. E qui, se proprio si vuole essere puntigliosi, potrebbe essersi chiuso un ciclo fatto di sconfitte e vittorie, aperto e chiuso con una non qualificazione. Infatti, nel 1958, ossia dodici anni prima del 1970, l’Italia non si qualifica al mondiale. Poi, ogni 12 anni, una finale, sino al 2006: quindi, dodici anni dopo il 2006, un’altra non partecipazione. Sono solo numeri, per carità, ma è curioso quanto coincidano.
BRASILE – ITALIA – E in questa alternanza di 12 anni, è sempre stata una tra Brasile e Italia a vincere il trofeo. Che sia – nuovamente – il 2018 la volta buona per i carioca, che non vincono dal 2002?
LA PRIMA VOLTA – L’Italia era presente ai primi mondiali in Africa (2010), ai primi mondiali negli Stati Uniti (1994), ai primi mondiali in Asia (Corea Giappone 2002); non sarà presente invece ai primi mondiali in Russia.
VINCITORE – Dal 1962 al 2006 c’è stata una regolare alternanza di vincitori europei e sudamericani: 1962 Brasile, 1966 Inghilterra, 1970 Brasile, 1974 Germania Ovest, 1978 Argentina, 1982 Italia, 1986 Argentina, 1990 Germania Ovest, 1994 Brasile, 1998 Francia, 2002 Brasile, 2006 Italia. L’alternanza si è fermata nel 2010 con la vittoria di un’altra europea, la Spagna, vittoria seguita nel 2014 da quella della Germania. Insomma, l’ultimo trionfo non europeo risale al 2002 (Brasile). Che sia nuovamente la volta di una sudamericana? O si confermerà lo strapotere europeo? O avremo delle sorprese?