NAPOLI. La notizia del suicidio di Ayoub Namiri ha scosso il Campus di Fisciano e non solo. Il giovane 20enne si è tolto la vita lanciandosi dal quinto piano dell’università. In seguito a questo drammatico evento, sono state molte le voci intorno ai presunti motivi che avrebbero indotto Ayoub a compiere il gesto. A partire da quella secondo cui la disperata decisione del ragazzo sarebbe derivata da una violenta lite con la sua fidanzata.
La fidanzata di Ayoub: «Era una persona meravigliosa»
Da qui, troppo spesso su giornali e social al nome Ayoub è seguito l’aggettivo “violento”. A tal proposito, interviene Francesca Marotta, la fidanzata di Ayoub, che alla redazione de L’Occhio di Avellino ha precisato: «Vorrei solo smentire tutte queste voci che attribuiscono ad Ayoub l’aggettivo ‘violento’. E’ stato preso da un momento di rabbia, può capitare a tutti. E’ stata la persona più importante della mia vita, e vorrei che venisse ricordato come la persona meravigliosa che era».
«Dava tutto se stesso nell’amore – racconta Francesca, – nello studio, era brillante. La persona più intelligente che abbia mai conosciuto. Vi prego, scrivete questo anziché le stupidaggini che non vengono da persone che vivevano a stretto contatto con lui. Lo conosco meglio di chiunque altro, era fragile».
«Spesso non si sentiva compreso – continua Francesca, – eravamo tutti stressati per l’università, ma era speciale, bellissimo, altruista, si metteva sempre in gioco, sognavamo di diventare persone di un certo livello, sognavamo di viaggiare e scoprire tutto il mondo, andare ai concerti che ci piacevano».
«Fate passare la sua vera immagine, vi prego» chiede la giovane alla redazione e, con essa, a tutti i mezzi di informazione.
Le redazioni de L’Occhio di Napoli, L’Occhio di Avellino e L’Occhio di Salerno si stringono attorno al dolore di Francesca e dei familiari tutti del giovane Ayoud Namiri, rispettando la sua memoria e le persone che gli hanno voluto bene e continuano a farlo.