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Omofobia, il processo a Oscar Wilde in memoria di Stefano Rodotà

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NAPOLI. Sarà una ricostruzione processuale meticolosa quella con la quale la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa domani alle 15.30 nell’aula magna dell’Ateneo ricostruirà ad oltre cento anni di distanza il celebre processo a Oscar Wilde per “atti di indicibile indecenza tra uomini”. Dopo oltre un secolo “il diritto ha compiuto passi importanti per tutelare la libertà dell’amore ma anche nelle società occidentali più aperte e garantiste l’omofobia non smette di essere presente”. Così Gennaro Carillo, coordinatore scientifico della rassegna di “Cinema Letteratura e Diritto” della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, spiega la ratio dell’atto conclusivo della dodicesima edizione della rassegna dedicata quest’anno alla condizione femminile nei Paesi connotati da un forte integralismo religioso.

Il programma

L’appuntamento conclusivo, organizzato in collaborazione con l’associazione “Astrea. Sentimenti di giustizia” e con il Festival della Letteratura e del Diritto Città di Palmi, è stato ideato per ricordare nell’anno della sua scomparsa Stefano Rodotà, più volte protagonista della rassegna di “Cinema Letteratura e Diritto” del Suor Orsola, ed in particolare per sottolinearne l’impegno costante contro l’omofobia raccolto anche nel suo ultimo lavoro dedicato al “Diritto d’amore” (Laterza Editore).

L’aula magna del Suor Orsola domani alle 15.30, come già avvenuto più volte per la serie de “I grandi processi simulati” organizzati dalla Facoltà di Giurisprudenza come strumento di approfondimento didattico, si trasformerà in un’aula di un tribunale londinese dove si celebrerà una rivisitazione dello storico processo del 1895 ad Oscar Wilde, imputato di “aver posto in essere, contribuito a porre in essere, o ancora aver istigato a porre in essere atti di indicibile indecenza tra uomini, in violazione dell’art. 11 del Criminal Law Amendment Act del 1885 […], con l’aggravante dei aver postulato la superiorità del valore del presunto sentimento amoroso alla base di tali condotte rispetto alla lettera della legge, allo scopo o quanto meno con il conseguente effetto di sovvertire l’ordinamento costituito”.

Al Suor Orsola nella simulazione processuale la requisitoria sarà sostenuta Antonio Salvati, giudice presso il Tribunale di Palmi ed ideatore del Festival della Letteratura e del Diritto Città di e la difesa di Oscar Wilde sarà affidata a Fabio Canino, conduttore radiofonico, showman, scrittore, attivista contro l’omofobia. La sentenza sarà emessa da Vincenzo Piscitelli, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Napoli e presidente dell’associazione “Astrea. Sentimenti di giustizia”.

Ad introdurre i temi del processo Aldo Sandulli, preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola e Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico al Suor Orsola e coordinatore scientifico della rassegna. “Le simulazioni processuali – sottolinea Sandulli – sono sicuramente uno dei tratti distintivi del nostro modo di “fare università” alla Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, dove si propone, ormai da anni una didattica fortemente innovativa, attenta alla tradizione degli studi giuridici teorici, ma anche fortemente votata alla preparazione alle “pratiche” del diritto, attraverso lo studio dei casi giurisprudenziali, i tirocini presso le magistrature e le lezioni affidate non solo ai giuristi accademici ma anche ai diversi esponenti delle professioni forensi”.

Programma completo: www.unisob.na.it/eventi

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