NAPOLI. Il calcio e l’arte. Con semplicità e una sorta di romanticismo il Museo Archeologico di Napoli concilia questi due poli solo apparentemente lontanissimi tra loro. Con Il Napoli nel mito, il Mann permetterà agli appassionati e ai curiosi di ripercorrere la storia del club partenopeo dal 1926 a oggi.
Da Achille Lauro alla gestione di Aurelio De Laurentiis, la mostra propone ai tifosi e a tutti i visitatori una prospettiva particolare o quantomeno singolare di una delle passioni più forti che unisce molti cittadini di Napoli e provincia. Il Napoli nel mito sarà visitabile da questa sera, giovedì 21 dicembre 2017, fino al 28 febbraio 2018.
Aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9 alle 19.30.
«Il Napoli e i valori della città»
Dalla fondazione ai gol di Hamsik, Lavezzi e Insigne, passando per l’intramontabile Maradona, la mostra Il Napoli nel mito è descritta così da Paolo Giulierini, diretto del Mann: «L’iniziativa rientra nel processo di ricerca delle identità di Napoli, e quindi nel ciclo di mostre ‘Il Mann e la città’ di cui questa esposizione segna la prima tappa. Il Mann, che custodisce capolavori assoluti della statuaria antica legata allo sport, come i corridori della Villa dei Papiri, vuole dialogare con lo sport dei giorni nostri, con quel calcio che racchiude i valori del riscatto, della sana competizione, del senso di squadra e dell’aggregazione civica. Tali valori hanno spesso ispirato anche l’arte, basti pensare ai Futuristi, la poesia e la letteratura, trasformando questa disciplina in un fenomeno sociale e, dunque, culturale».
Il Napoli nel mito è stata ideata da Alessandro Formisano, capo delle operazioni del Napoli che dichiara: «La mostra è pensata per mostrare agli appassionati “memorie mai viste”. Il primo appuntamento di un percorso espositivo in evoluzione che racconta alcuni personaggi e tappe fondamentali nella storia del club, ma che non esaurisce l’intero bagaglio di calciatori, campioni ed eventi che caratterizzano il Calcio Napoli, costituendo solo l’inizio di una narrazione che proseguirà in futuro».
