Cronaca Napoli, Napoli

Furto in un appartamento al Vomero: Capodanno non ci sta

Vomero-via Scarlatti-Furto-Appartamento-Gennaro Capodanno
Vomero-via Scarlatti-Furto-Appartamento-Gennaro Capodanno
Vomero-via Scarlatti-Furto-Appartamento-Gennaro Capodanno

NAPOLI. Ennesimo furto, alla vigilia di Natale e in pieno giorno, in un appartamento nella zona del Vomero, quartiere collinare del capoluogo partenopeo, come denunciato dal presidente del Centro commerciale, Perrotta, che ha avuto la sgradita visita dei ladri nella propria abitazione. Sulla vicenda interviene Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che, proprio sui problemi della sicurezza al Vomero ha promosso, nei giorni scorsi, un’apposita petizione online, indirizzata al Prefetto, al Questore e al Sindaco di Napoli, presente al sito https://www.change.org/p/prefetto-di-napoli-adesso-basta-vogliamo-maggiore-sicurezza-al-vomero , petizione che, in pochi giorni, ha già superato le 500 firme.

Le dichiarazioni di Gennaro Capodanno

«Quest’ultimo grave episodio – afferma Capodanno – si aggiunge ai tanti analoghi colpi, realizzati sia nelle abitazioni private sia negli esercizi commerciale, ad opera, presumibilmente, di una o più bande che operano indisturbate, da un poco di tempo a questa parte, sull’intero territorio del popoloso quartiere collinare».

«Ma adesso diciamo basta – aggiunge Capodanno -. Chiediamo con forza l’intervento dello stato, sia a livello nazionale che locale, dal momento che il fenomeno, con un aumento esponenziale che non è soltanto collocato nel periodo natalizio ma distribuito nell’arco dell’intero anno, sta diventando una vera e propria piaga sociale con ripercussioni inimmaginabili, destinate ad aumentare se non si pone un freno immediato con interventi decisi e mirati. In alcune famiglie si è addirittura pensato a fare i turni, durante la giornata, per evitare di lasciare l’abitazione disabitata, anche se, come dimostra l’ultimo episodio, i ladri non manifestano alcun timore nell’agire anche con persone in casa. C’è pure chi non dorme la notte, immaginando di potersi ritrovare faccia a faccia con i ladri in casa. Ma, e questo è l’aspetto più preoccupante, c’è anche chi starebbe pensando di armarsi per farsi giustizia da solo. E non c’è serratura che tenga, perché i ladri riescono, prima o poi, ad aprirle tutte: è solo questione di tempo».

«Innanzitutto va osservato che sovente le modalità con le quali operano i ladri presuppongono una vera e propria organizzazione criminale, con ruoli e compiti ben precisi e delineati – continua Capodanno -. La conoscenza esatta del momento nel quale entrare in casa, testimonia uno studio accurato e attento delle abitudini degli occupanti della casa presa di mira, con uno o più pali, presumibilmente camuffati, che si pongono nei pressi dell’edificio dove si trova l’abitazione, per poter studiare tutti i movimenti per un certo lasso di tempo. Ciò non toglie che potrebbero verificarsi degli imprevisti. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se, per caso, uno o più occupanti tornassero a casa mentre è in atto il furto nella propria abitazione o si svegliassero mentre sono in casa i ladri».

«Prima che ci si possa trovare di fronte a una vera propria tragedia – puntualizza Capodanno -, occorre che lo Stato intervenga a tutti livelli, considerando anche aspetti sovente sottovalutati, come, oltre al danno economico, i danni sociali ed esistenziali subiti dalle persone che vedono l’intimità violata nella propria abitazione, con ripercussioni sul piano psicologico che potrebbero andare dall’insicurezza all’aggressività, sfociando anche nella depressione. Non si tratta tanto e solo d’inasprire le pene, già previste nel vigente codice penale, ma di garantire la certezza della pena con la custodia cautelare ed il processo per direttissima, non consentendo ai componenti di queste organizzazioni criminali, una volta che si riuscisse ad acciuffarli, di poter continuare a delinquere, lasciando anzitempo le patrie galere».

«Occorre inoltre agire sul terreno della prevenzione, incentivando gli strumenti, a disposizione, offerti anche dalle moderne tecnologie – prosegue Capodanno -. Innanzitutto con l’incremento dei controlli effettuati su strade e piazze, attraverso la videosorveglianza da realizzarsi però con telecamere intelligenti, pure con la sottoscrizione di appositi protocolli tra lo Stato centrale e gli Enti locali per la messa a disposizione delle risorse economiche necessarie, specialmente nelle aree a rischio. Poi bisogna incentivare i singoli condomìni affinché si dotino di sistemi di videosorveglianza nelle aree comuni del fabbricato, collegati al commissariato di zona, stipulando apposite convenzioni con ditte specializzate ed eventualmente con la concessione di contributi a fondo perduto. Infine occorre una maggiore vigilanza da parte delle forze di polizia, anche con l’incremento della presenza del poliziotto o del carabiniere di prossimità, così da contribuire a segnalare ed evidenziare eventuali situazioni anomale, come la presenza dei pali che studiano le abitudini degli abitanti».

Sul problema dei furti negli appartamenti ma anche a seguito dei recenti episodi di accoltellamento di giovani, avvenuti sempre al Vomero, in via Merliani e in piazza Vanvitelli, Capodanno rinnova la richiesta al Prefetto di Napoli della convocazione di un’apposita riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, al fine di mettere in campo, in tempi rapidi, tutte le risorse e gli interventi necessari per arginare i gravi episodi registrati nel quartiere collinare del capoluogo partenopeo.

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