NAPOLI. «C’è una gravissima emergenza sociale oltre che un’emergenza criminale, ed è da tempo che ne parlo. Purtroppo c’è una condizione dei giovani che vivono nella città di Napoli e che vivono nell’hinterland che è molto grave, in taluni quartieri sono totalmente abbandonati, ci sono pochi servizi sociali. La città di Napoli ha una sua organizzazione dei servizi sociali, pur nelle gravi carenze che registra, ma la periferia e soprattutto i comuni limitrofi sono in situazione ancora molto più grave». Così Maria de Luzenberger, procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Napoli intervenuta a Effetto Giorno su Radio 24; la news è stata rilanciata dal quotidiano Il Mattino.
“Un contesto inquinato”
«È il contesto che è altamente inquinato, noi abbiamo avuto due fenomeni nel corso di quest’anno, adesso stiamo parlando di queste baby gang, di ragazzini molto piccoli che commettono violenze, apparentemente anche immotivate, solo per affermare se stessi e la propria presenza e marcare la propria presenza sul territorio. Però abbiamo avuto nel corso dell’anno anche un altro tipo di fenomeno che è la scalata che è stata fatta da alcuni ragazzi, anche molto giovani, nelle fila del crimine organizzato e che si sono trovati anche in posizioni apicali, quella che è stata chiamata la “paranza dei bimbi”. Sono ovviamente fenomeni diversi però il contesto è lo stesso» conclude il procuratore.