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Inchiesta Fanpage, Tonino Scala: “Penalmente non rilevante”

Tonino Scala

NAPOLI. Qui di seguito una nota di Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra italiana, in merito all’inchiesta di Fanpage sul traffico di rifiuti e al presunto coinvolgimento di Roberto De Luca, figlio del governatore regionale Vincenzo De Luca.

Inchiesta Fanpage, nota stampa Sinistra italiana

“Enrico Berlinguer in quella famosa e lontana intervista rilasciata nel luglio del 1981 a La Repubblica parlò della cosiddetta questione morale, ponendo al centro del suo ragionamento l’occupazione della cosa pubblica da parte dei partiti politici.

L’inchiesta di Fanpage, che oltre a vedere alcuni politici campani di destra e di centrosinistra coinvolti e che ha portato alle dimissioni del figlio del Presidente della Regione Campania, l’assessore al bilancio di Salerno Roberto De Luca, pur non avendo a mio modesto avviso rilevanza penale, smaschera una vicenda che va oltre la questione morale del compianto segretario più amato dalla sinistra e non solo: l’occupazione della cosa pubblica da parte di famiglie, di faccendieri.

Non è reato ciò che vediamo in quei filmati, è una fiction, una docufiction, un docufilm credo che andrà a finire, come sempre: in una bolla di sapone pur non infrangendo il codice penale e lo fa a chiare lettere ciò che proviamo a denunciare da anni nel silenzio più totale.

L’inchiesta mostra l’educazione sentimentale di una classe politica premiata negli ultimi venti anni a suon di voti, preferenze, speranze e prebende rendendo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ancor più chiaro il quadro in cui si muove la classe dirigente del nostro paese.

FanPage è riuscito a mettere in luce lo specchio del paese in cui viviamo. Non è reato, non è Gomorra, qui gli attori son più bravi, è neorealismo allo stato puro, neorealismo inconsapevole! La cosa pubblica in mano a famiglie in una sorta di familismo amorale. A Gaia Bozza, a Fanpage la solidarietà mia e di Sinistra Italiana per l’aggressione subita ieri mattina a Salerno al comizio di De Luca, non presidente, ma candidato alla Camera nel collegio di Salerno città. Taluni credendosi i padroni del vapore non sono più abituati alla stampa libera. Hanno cancellato l’art. 21 della Costituzione che per fortuna è lì e lotta insieme a noi”.

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