NAPOLI. La clamorosa sconfitta del Pd alle elezioni politiche di domenica 4 marzo continua a far discutere. Anche all’esterno del partito e, in particolare, a qualche grande ex. Tra questi c’è Antonio Bassolino, l’ex sindaco di Napoli da poco fuori uscito dal Partito Democratico, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica in cui analizza la sconfitta del centro sinistra, soprattutto al Sud.
Disastro Pd alle elezioni, la sfida di Bassolino
Innanzitutto, Antonio Bassolino ha parlato della decisione del segretario Matteo Renzi di continuare ad opporsi a qualsiasi alleanza con Lega e Movimento cinque stelle: “Nessun inciucio, d’accordo – ha detto Bassolino. Ci mancherebbe. E non solo perché c’è stata una grave sconfitta e in questi casi si va all’opposizione. Ma perché ora, il primo dovere di ciascuno e di ogni forza politica, è la riflessione: esercizio ormai sconosciuto nel nostro paese. Cercare di capire le diverse ragioni: da quelle di fondo a quelle contingenti, che hanno a che fare anche con la campagna elettorale. Una riflessione troppo a lungo rinviata”.
Poi sul suo eventuale ruolo futuro nel Pd: “Io non ho rinnovato per quest’anno la tessera al Pd. Confermo che voglio dare una mano. Vedremo in quale forma, ma bisognerà ricostruire: lavorare, ascoltare. Continuerò a discutere con i compagni di Leu. E certo, non nascondo di essere in ottimi rapporti con il presidente Gentiloni, ho sempre dialogato e con piacere con Minniti, con Delrio e con De Vincenti. E comunque, se fin dall’inizio si fosse detto “il nostro candidato è Gentiloni” magari, almeno in parte, sarebbe cambiata la partita“.
Infine, la situazione del Pd in Campania: “Se De Luca è un problema? Lei sa che non vado mai sul personale, soprattutto in momenti di difficoltà. Ma è chiaro che diverse cose, politicamente gravi, avvenute tanto a Napoli quanto a Salerno non si sarebbero potute mai consumare se non avessero avuto la copertura di Roma”.