NAPOLI. Spostare l’attività di trasbordo dei rifiuti differenziati da via Nicolardi, dove il trasferimento avviene nei pressi del parco giochi, ad un sito più isolato, confinante con l’isola ecologica di via Saverio Gatto, che consentirebbe maggiore facilità nello svolgimento delle manovre di trasferimento dei rifiuti differenziati dai mezzi piccoli a quelli più grandi.
Il sopralluogo in via Saverio Gatto
Per scongiurare il timore del diffondersi nell’aria di cattivi odori, che potrebbero arrecare fastidi ai lavoratori Anm della vicina stazione della Metropolitana di Colli Aminei, oggi rappresentati da alcuni funzionari e rappresentanti sindacali, sarà rivisto il progetto di massima già stilato, prevedendo l’installazione di barriere di recinzione provviste di un sistema di nebulizzazione destinato all’abbattimento degli odori. Una rimodulazione proposta dal responsabile dei servizi operativi dell’azienda di igiene urbana Iodice che ha però sottolineato trattarsi di una misura ulteriore destinata solo a creare un clima di tranquillità, in quanto l’attività da svolgere è svolta secondo tutte le previsioni di legge ed è stata più volte sottoposta a controlli da parte della Asl senza che fosse mosso alcun tipo di rilievo. Le attività di trasbordo, inoltre, avvengono prevalentemente nelle prime ore del mattino e fanno riferimento a rifiuti già differenziati che solo in minima parte potrebbero essere causa di inconvenienti.
Una volta risolta questa presunta criticità, ha garantito Iodice, si darà il via all’allestimento dell’area, attualmente occupata da materiali depositati da ditte che svolgono servizi di manutenzione alle stazioni della linea metropolitana. Resta la volontà dell’Amministrazione, ha sottolineato il presidente Gaudini, di arrivare ad una soluzione condivisa che soddisfi sia l’esigenza di spostare l’attività da via Nicolardi sia quella di non arrecare disagi ai lavoratori di Anm della vicina stazione metropolitana. L’area individuata, secondo Gaudini, garantisce una piena fattibilità al progetto, soprattutto perché gli ampi spazi esistenti garantiscono che le due aree confinanti, quella di ASIA e quella di Anm, occupata dalle cabine di distribuzione e dei sottoservizi e dal sito di stoccaggio dei materiali, possano coesistere senza reciproco intralcio di mezzi e attività.