NAPOLI. Una storia, quella delle Arti Grafiche Falcone, che non merita altri ritardi. Così la presidente Coccia ha descritto la vicenda di questa antica bottega napoletana che da anni aspetta dal Comune una risposta definitiva per la creazione, in alcuni locali di sua proprietà, di un Museo/Laboratorio delle Arti Grafiche, dove ospitare le attrezzature della tipografia che Enzo Falcone intende donare alla città e avviare progetti di formazione professionale. Un’occasione, ha spiegato la Presidente, che non solo restituirebbe alla città la bellezza dei suoi mestieri antichi, ma che potrebbe rivelarsi un volano di occupazione per i giovani ed un’opportunità di rilancio per l’area di piazza Mercato, da anni penalizzata dall’esodo delle ditte storiche.
I locali per il museo
È infatti proprio al civico 69 di Via Duca di San Donato che aveva sede l’antica tipografia, ha spiegato alla commissione Enzo Falcone, ed è in questa stessa strada che il Comune ha messo a disposizione, nel 2009, i locali di sua proprietà ai civici 61 e 63. Malgrado la disponibilità espressa negli anni da tutti gli organi competenti, a lungo non ci sono stati sviluppi nella vicenda. Solo nel luglio 2017, dopo che la tipografia aveva cessato la sua attività nel 2011, il Comune ha messo a disposizione delle Arti Grafiche i locali di sua proprietà, dove sono state trasferite parte delle attrezzature. Il problema però è tutt’altro che risolto, ha concluso Falcone, perché i Locali sono in pessime condizioni, e manca l’acqua e la corrente elettrica, pertanto sarebbe importante sapere a che punto è la procedura e se ci sono problemi per accettare la sua donazione e avviare il progetto del Museo.
Per l’assessorato alle Attività Produttive, Ovidio Attanasio ha spiegato che la storia delle Arti Grafiche Falcone è ben nota all’amministrazione comunale, che almeno per il momento è stata assicurata la possibilità di fruire dei locali come deposito, in attesa che si perfezionino le procedure burocratiche connesse alla donazione ma anche alle modalità della futura gestione da parte del Comune, tutti elementi che dovranno essere chiariti in un’apposita delibera. Anche Giovanni Piombino ha ricordato che l’amministrazione ha massima attenzione per la riqualificazione di piazza Mercato e, sulla vicenda delle Arti Grafiche, molto è stato fatto ma che serve un passo in più per assicurare la disponibilità di tutti i servizi coinvolti e completare finalmente la procedura.
Tra i consiglieri intervenuti, Laura Bismuto (Dema) ha chiesto scusa ad Enzo Falcone per i ritardi della politica accumulati finora, e ha chiesto chiarimenti sulle procedure previste per la gestione del Museo, se cioè si immaginano manifestazioni di interesse o altre formule di coinvolgimento, ad esempio tramite cooperative di giovani. Per Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) bisogna chiarire se già esiste una una delibera che istituisce il Museo/Laboratorio, e quale iter sia stato intrapreso per la sua gestione, ipotizzando anche il coinvolgimento di istituzioni, quali il carcere minorile di Nisida o l’Accademia di Belle Arti, per avviare percorsi professionalizzanti. Gabriele Mundo (Riformisti Democratici) ha invece proposto una cabina di regia per monitorare la realizzazione del progetto.
La presidente Coccia riconvocherà a breve una nuova riunione con tutti i servizi competenti per fare il punto sulla questione, e ha proposto a tutti i consiglieri presenti la sottoscrizione di un ordine del giorno in Consiglio Comunale per sollecitare, anche in previsione del Maggio dei Monumenti, una svolta definitiva sul Museo delle Arti Grafiche.