NAPOLI. Con la delibera n. 134 del 23/03/2018, illustrata dall’assessore Panini, sono proposte le tariffe da applicare ai servizi a domanda individuale erogati dal Comune di Napoli. Rispetto alla percentuale minima di copertura dei costi dei servizi, stabilito dalla normativa per gli enti in riequilibrio nella misura del 36%, quest’anno il Comune assicura una copertura maggiore, grazie alle misure di efficientamento della spesa e di rimodulazione delle tariffe, che consentono di prevedere il raggiungimento di una percentuale di copertura prossima al 45%.
Il consiglio comunale
Nel dibattito è intervenuta la consigliera Coccia (Napoli in Comune a Sinistra), che ha ricordato che la cultura non è un lusso, che è un’importante occasione occupazionale per i giovani ed ha auspicato gli Stati Generali della Cultura; il consigliere Arienzo (Partito Democratico) è intervenuto sulle proposte per gli aumenti delle tariffe per la refezione scolastica del 2018, che colpiscono soprattutto le fasce economicamente più deboli, ed ha proposto un diverso metodo di pagamento per un migliore controllo dell’evasione e per agevolare le famiglie eliminando l’una tantum del 15%; Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha chiesto chiarimenti sulla manutenzione degli impianti sportivi e sui costi del personale del PAN, sull’esclusione del servizio delle lampade votive dai servizi a domanda individuale. Dopo la replica dell’assessore Panini, sono stati discussi sei emendamenti proposti alla delibera. Il primo emendamento, a firma dei consiglieri Frezza (Riformisti Democratici con de Magistris) e Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) è stato approvato all’unanimità. Presentato poi dal consigliere Felaco (Dema) un altro emendamento, anche questo approvato all’unanimità.
Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza (con la contrarietà del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico.)
Illustrata dall’assessore Borriello la delibera di G.C. n. 135 del 23.03.2018, relativa alla verifica, per l’anno 2018, delle aree e dei fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, nonché alla determinazione del prezzo di cessione per ciascun tipo di area e di fabbricato che potranno essere ceduti la proprietà o in diritto di superficie. La delibera è stata approvata all’unanimità.
Il Consiglio è quindi passato all’ultima delibera da trattare, la delibera n. 55 del 14.02.2018 di proposta al Consiglio per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° giugno al 31 ottobre 2017 attestati dai dirigenti responsabili.
Il consigliere Brambilla (Mov. 5 Stelle) ha illustrato una questione pregiudiziale con la richiesta, in considerazione delle regole contabili e delle pronunce della Corte dei Conti intervenute, di non procedere all’esame della delibera, rinviandola e dando mandato ai servizi di integrarla con tutti i debiti fuori bilancio manifestatisi fino al 31 dicembre 2017.
L’assessore Panini ha espresso parere contrario sulla pregiudiziale ed ha contestato il contenuto e le premesse della pregiudiziale stessa rivendicando la correttezza della procedura contabile adottata, e la posizione del Comune, grazie anche all’egregio lavoro fatto dall’Avvocatura comunale, sulla questione del debito CR8.
La pregiudiziale è stata respinta a maggioranza, ed il dibattito è stato introdotto, sempre dall’assessore Panini, che ha spiegato che il riconoscimento dei debiti dal 1 giugno al 31 ottobre 2017 riguarda un numero complessivo di 1324 debiti per circa 12 milioni di euro; in maggioranza sono derivanti da sentenze esecutive (9 milioni), mentre per maggiori spese e oneri sostenuti ammontano a 199mila euro. L’assessore ha anche precisato che si sta lavorando alla ricognizione dei debiti maturati dal 31 ottobre al 31 dicembre 2017.
Nel dibattito è intervenuto nuovamente il consigliere Brambilla che ha rilevato che entro l’anno contabile vanno riconosciuti i debiti fuori bilancio, e non entro il rendiconto, come illustrato dall’assessore, e si è soffermato sulle materie che hanno determinato i debiti che crescono esponenzialmente (ad esempio i contenziosi derivanti dalle buche stradali) e che vanno addebitati alla cattiva gestione amministrativa.
Nella replica, l’assessore Panini ha osservato che i debiti fuori bilancio sono diminuiti in questi anni, in particolare quelli della seconda tipologia, pure in presenza di una diminuzione costante dei trasferimenti statali che espone le amministrazioni ad ulteriori costi.
Con l’uscita dall’Aula del Movimento 5 Stelle, la delibera è stata approvata all’unanimità.
Prima che i lavori si concludessero, in un intervento il consigliere Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) ha espresso il proprio rammarico per la mancata partecipazione al Consiglio di parte della maggioranza per problemi politici ed ha chiesto al Sindaco di fare un punto di chiarimento su quanto sta avvenendo nell’azienda di mobilità cittadina, uno dei motivi che, si apprende dalla stampa, è alla base del contrasto.
Il Sindaco de Magistris ha chiesto la parola precisando che l’amministrazione continua, già da stanotte, il lavoro per l’approvazione del Bilancio di previsione; dalle motivazioni della Corte dei Conti arrivate questa mattina, a 24 ore dal bilancio, viene riconosciuta la correttezza dell’operato dell’amministrazione ma, come un macigno, le viene scaricato addosso il debito del CR8; si tratta di un debito odioso risalente al terremoto; il Comune riuscirà comunque a chiudere il bilancio, cercando di non fare neanche un grammo di macelleria sociale; subito dopo, però, una mobilitazione giuridica e popolare si leverà dalla città, sfidando tutto il Paese a partecipare alla battaglia dei cittadini napoletani che non possono pagare sulla propria pelle un’ingiustizia così grande.
Il presidente Fucito ha sciolto quindi la seduta annunciando che, essendo stati esauriti tutti gli argomenti, la seduta prevista per domani è revocata.