NAPOLI. Stupro Marechiaro, il consigliere Francesco Emilio Borrelli: “Invece di condannare i colpevoli offrono loro un lavoro. Si sta facendo passare l’idea che stuprare una ragazza non è grave. Pessimo segnale soprattutto in un periodo in cui le baby gang impazzano”.
La denuncia del consigliere
“Capisco l’esigenza del recupero dei colpevoli e la voglia di aiutare minorenni a rifarsi una vita, ma ridurre uno stupro a una bravata da punire offrendo addirittura un lavoro sembra davvero troppo”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “la decisione di avviare un percorso fuori dal carcere per gli stupratori di Marechiaro arriva a distanza di pochi giorni dall’estinzione del reato per altri ragazzi che avevano seguito un percorso di reinserimento per aver stuprato una minorenne a San Valentino Torio”.
“Decisioni del genere sono un invito allo stupro e tanti ragazzini ora penseranno che violentare una ragazza non sia poi una cosa grave viste le conseguenze che si hanno” ha aggiunto Borrelli per il quale “la cosa assume una pericolosità enorme in un periodo nel quale le baby gang, composte da giovanissimi, sono diventate una vera e propria emergenza sociale”.