NAPOLI. È stato dato il via, ufficialmente, nella conferenza stampa di giovedì 12 aprile, al primo “HSE Symposium – Health, Safety, Environment”, la cui kermesse conclusiva dei lavori si terrà a Napoli il 12 e 13 ottobre. Da oggi professionisti, dottorandi ed esperti potranno candidare un loro lavoro originale in tema di salute, sicurezza ed ambiente che sarà giudicato dalla commissione scientifica. Le migliori 21 opere di ingegno saranno pubblicate sulla rivista scientifica “Quaderni della prevenzione”, su un e-book, sul sito ufficiale dell’evento e presentate nella due giorni partenopea, nell’aula magna del dipartimento di Biotecnologie dell’Università Federico II nel complesso del Policlinico.
Il simposio sulla salute
Durante l’evento di ottobre esponenti del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale confronteranno le proprie esperienze e avranno la possibilità di dibattere su argomenti riguardanti i tre temi. Il fine è quello di perseguire obiettivi unici nel campo della prevenzione e trovare aspetti comuni e punti di convergenza oltre le diversità degli approcci con i quali ciascun ‘attore’, in funzione delle proprie competenze e prerogative e degli obiettivi da raggiungere, presta la sua opera intellettuale alla causa.
Voluto dal dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II di Napoli e dall’Associazione Europea Prevenzione, in compartecipazione con Ebilav e Fondolavoro, il Simposio non sarà un dibattito fine a se stesso, dunque, ma un confronto che, nel corso degli anni, possa tramutarsi in una effettiva crescita dei settori salute e sicurezza, in particolare per quel che concerne la prevenzione e che possa, in tal senso, apportare un contributo di innovazione. L’iniziativa ha già ottenuto il placet del Comitato Unico delle Professioni di Napoli ed è in corso di accreditamento con gli ordini professionali.
Un’iniziativa molto sentita alla quale ha già dato il suo sostegno il Comitato unico delle professioni di Napoli. Una conferenza stampa ricca di spunti ed interventi alla quale hanno partecipato i vertici di medicina e sanità dell’ateneo federiciano, le associazioni Aep ed Ebilav, il fondo paritetico Fondolavoro e le Asl di Napoli e Caserta.
Un plauso all’iniziativa dal professore Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, che ha introdotto la conferenza stampa. «Aver organizzato un convegno sulle problematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro è estremamente importante, soprattutto per accendere i riflettori su una tematica di grandissima attualità. Sarà un momento di alto confronto che si terrà nella nostra città». Sull’importanza del Simposio è intervenuta anche il direttore del dipartimento di Sanità Pubblica, la professoressa Maria Triassi: «Il cardine di queste esperienze è l’aver messo insieme partner istituzionali, privati e docenti. L’importanza della sicurezza è molto chiara al mio dipartimento che in tema di prevenzione lavora su percorsi pre e post laurea, corsi formativi e master che teniamo sui luoghi di vita e di lavoro».
Ma sono stati gli ideatori del primo “HSE Symposium”, il professore Umberto Carbone del dipartimento di Sanità Pubblica e l’ingegnere Vincenzo Fuccillo presidente di Aep, a raccontare com’è nata l’iniziativa. «Come operatori della sicurezza sui luoghi di lavoro abbiamo sentito la necessità di stabilire finalmente delle azioni concordate tra coloro che si occupano di questi aspetti sotto versanti, con professionalità ed ambiti diversi – ha detto Carbone – Penso che sia estremamente importante per un tecnico della prevenzione entrare direttamente in contatto con il mondo del lavoro sia durante il percorso formativo sia nella fase applicativa, non solo come aspetto operativo ma con coloro che si occupano di gestire quotidianamente il mondo del lavoro, individuandone i rischi e gestendo le soluzioni».
Per Fuccillo, «quello a cui abbiamo dato il via questa mattina è un lavoro impegnativo ma interessante e stimolante: l’obbiettivo è un confronto permanente tra i diversi ambiti della prevenzione e sicurezza. L’intento è quello di istituzionalizzare un’iniziativa formativa e sociale, ma non fine a se stessa, come talvolta lo sono stati i precedenti tentativi di creare occasioni analoghe. Per questo, oltre ai tavoli di discussione tra massimi esperti in materia, abbiamo immaginato la presentazione dei 21 progetti».
L’iniziativa sarà resa possibile grazie anche alla compartecipazione di Ebilav, ente bilaterale nazionale presieduto dal dottor Luigi d’Oriano, e Fondolavoro, diretto dal dottor Carlo Parrinello. «In un contesto lavorativo in continua evoluzione che richiede sempre maggiore attenzione nel campo della sicurezza a tutti i livelli, il nostro intento è di essere il collante tra il mondo accademico, il sistema pubblico di controllo, la classe imprenditoriale ed i lavoratori – ha detto d’Oriano – In realtà i progressi nel campo della sicurezza si vedono, ma si ha sempre la sensazione di essere qualche passo indietro rispetto alle reali esigenze del mondo del lavoro: crediamo fondamentale puntare sull’innovazione e per questo premieremo i giovani che presenteranno i migliori lavori».
Per Parrinello, infine, «Fondolavoro sin dalla sua costituzione, è particolarmente sensibile e attento alle tematiche riconducibili alla cosiddetta formazione per ottemperanza ovvero quella peculiare tipologia di apprendimento prescritta e disciplinata da specifiche disposizioni di legge. Partecipare al primo Simposio costituisce una straordinaria occasione per dare avvio ad un proficuo rapporto di collaborazione e confronto con il mondo accademico, finalizzato alla più ampia diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro».