NAPOLI. Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, insieme ai poliziotti della locale Squadra Mobile, poco dopo le 12 di ieri, su segnalazione della Sala Operativa si sono messi alla ricerca di un’autovettura sulla quale erano state segnalate persone armate. I poliziotti che transitavano in quell’area durante i servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno intercettato l’auto ricercata e hanno dato l’alt all’autista il quale ha arrestato la corsa ma, insieme ad una delle passeggere, si è dato a precipitosa fuga in direzioni diverse. La notizia è riportata da Il Mattino.
L’inseguimento e l’arresto in piazza
Dopo un rocambolesco inseguimento i due fuggiaschi sono stati bloccati ed identificati per N.D. 28enne milanese, J.S. 21enne serba. La terza passeggera, rimasta in auto era una sedicente cittadina belga di 18 anni. Durante il tentativo di fuga, la donna serba ha lasciato cadere una borsa di colore nero, recuperata successivamente. Gli agenti hanno condotto i tre fermati presso gli Uffici, fotosegnalandoli, ed hanno proceduto ad un controllo personale che non ha dato alcun risultato ma, all’interno dell’autovettura, occultati sotto il tappetino, hanno trovato attrezzi idonei allo scasso, quale un grosso scalpetto e nel bagagliaio, nascosti tra calzini, buste ed una cassettiera, hanno trovato numerosi orologi di marchi importanti, presumibilmente di illecita provenienza.
Tutti gli orologi e gli attrezzi sono stati sequestrati, così come l’autovettura che è risultata intestata ad un soggetto ritenuto la classica “testa di cuoio” essendo intestatario di 152 veicoli. I tre soggetti sono stati denunciati, in stato di libertà per il reato di ricettazione, eccezione fatta per la donna serba che, ad un controllo effettuato sugli archivi è risultata essere, con un alias destinataria di un provvedimento di carcerazione emesso dal Giudice di Sorveglianza i Caserta e con altro alias, destinataria di un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal GIP di Napoli, pertanto è stata associata alla casa circondariale femminile di Pozzuoli.