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Astronomia ed esplorazioni, Marco verso lo spazio profondo

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NAPOLI. I primi due mini-satelliti della Nasa per lo spazio profondo chiamati Marco, lanciati il 5 maggio 2018 insieme alla missione InSight diretta su Marte, hanno inviato il loro primo segnale alla Terra: “Polo!”. Lo riporta l’Ansa.

Marco A e Marco B verso lo spazio profondo

I messaggi, arrivati alle 21,15 e alle 22,58 italiane del 5 maggio, indicano che i due satelliti gemelli Marco A e Marco B hanno aperto i loro pannelli solari subito dopo il lancio e sono perfettamente funzionanti: dopo alcuni controlli saranno pronti a seguire InSight nel suo viaggio verso Marte, testando la loro tecnologia miniaturizzata lungo la strada.

Il nome Marco sta per Mars Cube One: si tratta di due satelliti delle dimensioni di una valigetta che forniranno una sorta di “scatola nera” per la missione InSight. Se tutto andrà come previsto e sopravivranno alle radiazioni dello spazio profondo, i satelliti seguiranno l’arrivo della sonda sul pianeta rosso, previsto per il 26 novembre 2018 e ne controlleranno i segnali durante i famosi “sette minuti di terrore”: la fase cruciale in cui le sonde entrano nell’atmosfera marziana e si trovano completamente sole, senza possibilità di intervento da parte della base a Terra.

“Siamo nervosi ma eccitati”, commenta Joel Krajewski del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, a capo del progetto. “Realizzare e testare i componenti in modo che sopravvivano al viaggio su Marte ha richiesto un sacco di lavoro. Ma il nostro obiettivo più ampio – aggiunge – è di imparare qualcosa di più sulle tecnologie necessarie alle future missioni nello spazio profondo”.

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