L’ambasciata Usa si è trasferita a Gerusalemme. La decisione, fortemente voluta dal presidente americano Donald Trump, è causa di ulteriori scontri in un territorio profondamente segnato da conflitti e guerra da secoli.
Oggi, nel giorno dell’inaugurazione dell’ambasciata Usa a Gerusalemme, sono stati almeno 41 i palestinesi uccisi e 1600 feriti a Gaza, nella guerriglia ingaggiata con i soldati israeliani proprio mentre l’ambasciatore Usa, David M.Friedman, Jared Kushner, consigliere e cognato di Trump con la moglie Ivanka, tagliavano il nastro insieme al presidente israeliano Benjamin Netanyahu.
Gerusalemme capitale, scontri e morti a Gaza
Tra i morti negli scontri di protesta, come riferisce Amnesty International, ci sono anche 6 bambini.
L’esercito israeliano, come riporta Primapress, sostiene di aver sventato un attentato a Rafah, nel sud dell’enclave, uccidendo con un carro armato «un commando di tre terroristi che cercava di deporre ordigni esplosivi» lungo la barriera difensiva. Scontri anche in Cisgiordania, in particolare a Betlemme e Hebron. Si è trattato del giorno col maggior numero di vittime nell’ambito del conflitto nei Territori dalla guerra del 2014.