Il 22 maggio 1978 fu promulgata “Legge 22 maggio 1978, n.194 – Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, meglio conosciuta come legge sull’aborto.
All’epoca l’approvazione di questa legge rappresentò un grande momento per l’Italia politicamente divisa tra democristiani e comunisti.
Ancora oggi, però, la legge sull’aborto rappresenta un tema di grande dibattito con molte associazioni (soprattutto cattoliche) che considerano l’aborto un vero e proprio omicidio. A tal proposito, in giornata a Roma sono stati notati alcuni manifesti scioccanti contro questa pratica.
Legge sull’aborto, manifesti choc a Roma
“L’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”, recita uno di questi manifesti che anticipano la campagna di CitizenGO #stopaborto in vista della Marcia per la Vita di sabato 19 maggio nella Capitale.
Immediata la reazione di molte donne (e non solo), anche sul web, che hanno chiesto alla sindaca Virginia Raggi di intervenire affinché i manifesti vengano rimossi.
I manifesti sull’aborto in giro per Roma sono vergognosi. La prego @virginiaraggi intervenga
— Paola Turci (@paolaturci) 14 maggio 2018
Quando non sai le differenze, e il tuo piccolo cervello offende la donna due volte in un solo manifesto. #Aborto #Save194 pic.twitter.com/c9vj8vXi3x
— Corrini (@corrini) 14 maggio 2018
1: le campagne terroristiche contro l’#aborto sono un insulto allo stato e alle sue leggi;
2: oltraggiare il #femminicidio è una grave offesa alle vittime del vostro patriarcato di merda;
3: spero che rimuovano il manifesto e ve lo facciano ingoiare alla Marcia per la vita!
— Sofia Marinelli (@TopaM79) 14 maggio 2018
Se l’ #aborto è una scelta, sia libera e consapevole: le #donne hanno diritto ad essere informate correttamente su cosa sia e sulle drammatiche conseguenze che comporta.
Nasconderlo è una #violenza inaudita contro donne. #StopViolenzaControLeDonne #Legge194#MarciaperlaVita pic.twitter.com/E4t7U4Syk5— Maria Rachele Ruiu ن (@M_Rachele) 14 maggio 2018