NAPOLI. Vince la Sardegna, anche quest’anno. Ben cinque comprensori marini a cinque vele assegnate da Legambiente e Touring Club che hanno presentato stamattina nella sede di Roma Natura a Villa Mazzanti la guida ‘Il mare più bello 2018‘. Buon posizionamento anche per Sicilia (con quattro comprensori a cinque vele), Puglia, Campania, Toscana (tre regioni con due comprensori a cinque vele), Liguria e Basilicata. Sono 17 i comprensori marini a cinque vele, sei quelli lacustri, individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi.
Il mare più bello 2018
Sono sarde le prime due località della classifica delle 5 vele marine, con Barona di Posada e Parco di Tepilora medaglia d’oro e Litorale di Chia medaglia d’argento.
Si prosegue con Maremma Toscana terza in classifica e, in ordine fino al 17esimo posto: Cinque Terre in Liguria, Costa del Parco agrario degli Ulivi secolari in Puglia, Cilento Antico in Campania, Costa d’Argento e Isola del Giglio in Toscana, Litorale del Baunei in Sardegna, Isola di Ustica e Litorale nord trapanese in Sicilia, Planargia in Sardegna, Alto Salento Adriatico in Puglia, Costa di Maratea in Basilicata, Isola di Salina in Sicilia, Gallura costiera e Amp Capo Testa in Sardegna, Costa del Mito in Campania e Isola di Pantelleria in Sicilia.
IL MARE PIU’ BELLO IN CAMPANIA
I comprensori lacustri a cinque vele sono in ordine: il Lago di Molveno, il Lago di Fiè e il Lago di Monticolo in Trentino Alto Adige, il Lago del Mis in Veneto, il Lago dell’Accesa in Toscana e il Lago di Avigliana Grande in Piemonte.
La guida racconta 44 tra le zone balneari più belle del nostro Paese e 33 località lacustri, selezionate in base a criteri ispirati alla qualità delle acque e all’attenzione all’ambiente anche grazie all’analisi e alla valutazione della Goletta Verde, che per il secondo anno assegna le vele non a località balneari ma a interi comprensori turistici (quelli raccolti nel volume sono 96 marini e 40 lacustri).
“Per il secondo anno abbiamo confermato la divisione del territorio in comprensori turistici- spiega il presidente di Legambiente Ciafani-. Abbiamo preferito cioè valutare i territori un po’ più ampi del singolo comune costiero, nella convinzione che ormai il turista si muova su un’area che non rispetta confini amministrativi”. Una scelta “sposata con convinzione” come sottolineato dal direttore generale del Touring Club Italiano Giulio Lattanzi, “perché i territori rappresentano il contesto integratore dell’evoluzione dell’offerta turistica e valorizzano l’identità plurale del Paese”.
Fonte: Agenzia Dire