NAPOLI. Nei giorni scorsi il gruppo Intesa Sanpaolo ha pubblicato un avviso di selezione di personale altamente qualificato riservato ai soli laureati delle università del Centro-Nord, escludendo gli Atenei del Mezzogiorno.
“Il gruppo Intesa Sanpaolo discrimina i giovani del Sud”
Per tale ragione, d’intesa col Sindaco Luigi de Magistris, la Delegata all’Autonomia della Città di Napoli Flavia Sorrentino, ha inviato all’Amministratore Delegato della società torinese, Carlo Messina, una richiesta di urgenti chiarimenti in assenza dei quali il Comune di Napoli si opporrà a queste scelte con tutti gli strumenti a disposizione a partire da un’azione di sensibilizzazione dei cittadini, degli studenti e dei Rettori delle principali Università del Mezzogiorno.
“Tale scelta – dichiara Sorrentino- è fortemente discriminatoria per i giovani meridionali, per le famiglie che investono sui loro studi e penalizzante per gli Atenei napoletani e dell’intero Sud Italia. Non è accettabile che il gruppo che ha rilevato il Banco di Napoli, dove la maggior parte dei cittadini napoletani deposita i propri risparmi, non tenga conto dei talenti formati nelle nostre accademie, il cui valore professionalizzante è universalmente riconosciuto.”
La risposta all’ad di Intesa San Paolo
Ecco la lettera inviata all’Amministratore delegato di Intesa San Paolo, Carlo Messina.
Gentile Dott. Messina, il Comune di Napoli, per il tramite del Segretario Responsabile della FISAC-CGIL Banco di Napoli, è venuto a conoscenza di un avviso pubblicato in data 27 giugno u.s. nella sezione “job” del sito internet della società che Lei dirige, in cui il gruppo Intesa Sanpaolo ricerca consulenti finanziari. In particolare la richiesta è rivolta ai giovani laureati e neolaureati magistrali in discipline economiche, finanziarie, bancarie, assicurative e giuridiche nelle seguenti università italiane:
o Università degli studi di Milano o Università Cattolica del Sacro Cuore o Università Bicocca o Università Bocconi o Università di Pavia o Università degli studi di Bergamo o Università di Brescia o Università di Mantova o Università dell’Insubria o Università di Piacenza o Università di Modena e Reggio Emilia o Università di Parma o Università di Bologna
Prendiamo atto, con vivo stupore, che nell’elenco non risulta presente alcun Ateneo napoletano e più in generale nessun Ateneo del Mezzogiorno. Riteniamo che tale avviso – pubblicato dalla società che ha rilevato il più antico e importante istituto di credito del Sud Italia, dove la maggior parte dei cittadini napoletani deposita i propri risparmi – sia fortemente penalizzante per i nostri giovani, per le famiglie che investono sui loro studi e per le nostre università che rappresentano centri di formazione ad alto livello di professionalizzazione, universalmente riconosciuti.
Le chiedo, pertanto, di ricevere urgenti chiarimenti in merito, in mancanza dei quali non potremo che valutare la scelta del gruppo che Lei dirige come una ingiusta azione di discriminazione territoriale, alla quale questa amministrazione si opporrà con tutti gli strumenti a disposizione.
In attesa di riscontro, porgo distinti saluti.