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Porto di Napoli, Sergio Vaccaro (M5S) presenta interrogazione parlamentare

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Porto di Napoli
Porto di Napoli

NAPOLI. “Porto di Napoli: perseverare è diabolico, soprattutto quando si scialacquano denari pubblici”. Lo afferma il senatore Sergio Vaccaro (M5s) che ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli una interrogazione parlamentare insieme ad altri 17 senatori affinché verifichi “la condotta e la legittimità dell’operato dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, cioè del Porto di Napoli, in merito alle modifiche progettuali della nuova darsena di levante”.

Porto di Napoli, la nota M5S

“Il Porto – afferma Vaccaro – è una infrastruttura strategica per Napoli e tutto il territorio. Già nella scorsa programmazione, perse quasi 18 milioni di euro e rischia di perderne altri 30 milioni a causa di una gestione che fa acqua da tutte le parti. Ad oggi, non sappiamo se l’Autorità abbia ottenuto l’effettiva disponibilità delle aree per effettuare i lavori. Intanto, la sospensione della gara per i lavori del molo Carmine potrebbe rappresentare già un danno economico per l’esborso di soldi pubblici per realizzare progetto e gara. Infine, i tempi di attuazione dei nuovi collegamenti, alla luce delle recenti modifiche progettuali, potrebbero compromettere la realizzazione della stessa ZES (zona economica speciale), prioritaria per il territorio e che richiede infrastrutture adeguate per i collegamenti ferroviari e stradali. A latere di questa pianificazione, che mi sento di definire poco ragionata e organica, non sappiamo neanche se la Rete ferroviaria italiana SpA sia disposta a sostenere gli investimenti necessari e i relativi costi per movimentare le merci su ferro anche per tratti che dovrebbero rientrare nei 250 chilometri per collegare il porto alle sole aree retroportuali di Nola e Marcianise. Il rischio “cattedrale nel deserto” incombe, dato che, a seguito delle procedure amministrative intraprese per ottenere le nuove autorizzazioni necessarie per le recenti modifiche progettuali, il terminal Darsena di Levante potrebbe restare inutilizzato e diventare l’ennesima opera pubblica abbandonata. L’ipotesi che questi progetti non siano adeguatamente meditati è avvalorata anche da una istruttoria Anac, l’autorità anticorruzione, relativa alla realizzazione della vasca di colmata. Mi chiedo – conclude il senatore pentastellato Vaccaro – per quale motivo l’autorità portuale abbia approvato la progettazione definitiva ed esecutiva della Darsena di Levante a Terminal contenitori, includendo anche la progettazione del collegamento stradale e ferroviario interno ed esterno, quando tutto questo richiede altre autorizzazioni e per questo espone il progetto al rischio che naufraghi miseramente”.

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