POZZUOLI. «Sono anni che facciamo lettere, esposti alla Procura della Repubblica, incontri pubblici, tavoli istituzionali e comunicati stampa, ma le cose non cambiano. L’alveo dei Camaldoli e tutti i canali pluviali che confluiscono nella stessa foce continuano a vomitare sistematicamente rifiuti sulla nostra spiaggia di Licola, soprattutto dopo le abbondanti piogge. Ora è giunto il tempo delle decisioni e della concretezza».
Lo ha detto a chiare lettere il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, che ha organizzato una conferenza stampa per denunciare per l’ennesima volta un fenomeno “increscioso” che non trova soluzioni. Questa volta l’amministrazione comunale ha realizzato un vero e proprio dossier fotografico per evidenziare lo stato di degrado dell’alveo dei Camaldoli e degli altri canali, e lo scempio che si verifica periodicamente sulla spiaggia di Licola.
Alveo Camaldoli, esplode il sindaco di Pozzuoli
Detriti, bottiglie e pezzi di plastica, tronchi, pneumatici, guaine bituminose, animali morti, elettrodomestici e finanche carcasse di auto che intasano i canali e invadono l’arenile determinando una condizione igienico-sanitaria ad alto rischio per cittadini e bagnanti. Le soluzioni?
«Chiediamo un intervento immediato e concreto a tutti i Comuni attraversati dai canali, che sono inadempienti – ha continuato il primo cittadino di Pozzuoli -. Occorre un monitoraggio continuo ed esteso su tutta la rete dei canali per individuare scarichi di emergenza e troppo pieni non manutenuti. È essenziale rimuovere le sedimentazioni e liberare le occlusioni determinate soprattutto dallo sversamento e deposito di rifiuti e materiali di risulta da parte dei criminali ambientali. Ed occorre ricalcolare la sezione idraulica e soprattutto dell’Alveo dei Camaldoli, che al momento non sembrano più idonei a sopportare le portate meteoriche di tipo monsonico che si verificano sempre più frequentemente dalla primavera all’autunno. In mancanza di interventi da parte delle amministrazioni comunali interessate – ha concluso il sindaco Figliolia -, è stato chiesto l’ausilio alla Regione Campania, che sta intervenendo con sopralluoghi, rilievi e tavoli tecnici. Gli incontri con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola sono stati proficui per il nostro territorio, ma siamo solo all’inizio di un lungo percorso che, come siamo abituati a fare, va seguito, monitorato e presenziato, affinché non ci siano sbavature, inottemperanze o lungaggini non giustificate».
I comuni attraversati dai canali sono Giugliano in Campania, Quarto, Marano di Napoli, Villaricca, Calvizzano, Qualiano e Napoli. Oltre, ovviamente, a Pozzuoli, che è la foce e il punto terminale nella zona di Licola. «Noi, la nostra attività di controllo e di contrasto ad ogni forma di inquinamento ambientale la svolgiamo compiutamente sull’intero territorio – ha aggiunto il vicesindaco e assessore all’Ambiente Fiorella Zabatta -. Il sistema fognario del Comune di Pozzuoli è oggetto di una manutenzione costante e gli impianti di sollevamento sono dotati di telerilevamento, per cui appena c’è un qualsiasi tipo di malfunzionamento, come può accadere, per esempio, per una pompa di sollevamento, viene segnalato in tempo reale consentendo agli operai di intervenire immediatamente. Stiamo pensando inoltre di realizzare dei sistemi fognari per portare a mare le acque meteoriche attraverso condotte sottomarine che sfociano ad oltre 150 metri dalla spiaggia, con un rapporto di diluizione molto alto, pari a 50 a 1».
«Il Comune di Pozzuoli sarebbe tenuto, unicamente, a denunciare e sollecitare azioni risolutive nei confronti dei soggetti territorialmente coinvolti e, invece, si occupa, a proprie spese, anche della rimozione degli ingenti detriti, di ogni genere e tipo, e della cura del litorale, con l’ausilio delle associazioni del territorio – precisa il vicesindaco -. Nell’ultima riunione in Regione è stato deciso che verrà adeguato un progetto del 2009, a cura del consorzio di bonifica inferiore Volturno, che prevede interventi strutturali sulle sezioni idrauliche dell’alveo dei Camaldoli. Verrà inoltre effettuata una verifica dei punti di sfioro (troppo pieni) con collegato rilievo: ciò allo scopo di comprendere il grado di accumulo di materiali provenienti dal sistema fognario. È stata trattata, infine, la problematica dell’accumulo di materiali direttamente negli alvei: detriti, vegetazione, ma anche rifiuti: in questo caso, si è detto di intervenire con attività di manutenzione. Staremo a vedere».