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Comune di Napoli verso il crollo, De Magistris chiama Conte

de magistris conte
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Comune di Napoli verso il crollo, De Magistris chiama Conte. Obiettivi sfumati e soldi mancanti. La situazione è drammatica e si cercano aiuti.

Comune di Napoli verso il crollo, De Magistris chiama Conte

Il Comune di Napoli è sull’orlo del dissesto. Dal 2015 Palazzo San Giacomo ha bucato sistematicamente gli obiettivi del piano di rientro dal disavanzo di oltre 1,7 miliardi di euro, come certificato dai revisori dei conti anche nell’ultima relazione sulla seconda metà del 2018. Non solo. A febbraio la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo lo spalma-debiti su 30 anni della finanziaria 2017, il cosiddetto Salva-Napoli.


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La richiesta di aiuto

Il Governo, inoltre, con l’ultima legge di bilancio ha tagliato l’anticipazione di cassa ai comuni da 4 a 3 dodicesimi. Il Comune di Napoli non ha i soldi per pagare le cooperative che non prendono lo stipendio da 2 mesi, come la Coop 25 giugno, che è scesa in piazza con i gilet gialli. La situazione è drammatica: il sindaco Luigi de Magistris ha scritto al premier Giuseppe Conte e si cercano sponde politiche. Tra le ipotesi c’è quella di chiedere un anticipo alla Città Metropolitana per scongiurare il caos. Fittissimi i contatti con il Viminale, dove è forte la preoccupazione, perché il dissesto di Napoli potrebbe avere conseguenze pesanti dal punto vista della sicurezza pubblica, oltre che economica, a causa dei licenziamenti e della crisi sociale che ne deriverebbe.

Il Governo, intanto, con la finanziaria 2019 ha previsto la possibilità dell’anticipazione di liquidità, un prestito da parte di Cassa Depositi e Prestiti, al tasso di circa l’1%, per pagare i debiti certi con le imprese che però va restituito entro il 30 dicembre. Il Comune ha chiesto 200 milioni e se quest’anno non riuscirà a ridurre la massa dei debiti commerciali del 10%, nel 2020 dovrà scontare pesanti sanzioni.

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