Per i tossicodipendenti di Sorrento esiste una droga speciale chiamata “Skunk”: la sostanza si ottiene ibridando alcune varietà esistenti di canapa indiana.
La nuova droga di Sorrento, lo “skunk”
Ecco il nuovo vizio di centinaia di giovani di Sorrento, secondo quanto emerge dall’operazione «Terra delle Sirene» che due giorni fa ha disarticolato il traffico di stupefacenti messo su tra i Monti Lattari e la Costiera dal clan Di Martino.
Le migliaia di intercettazioni effettuate dai carabinieri delineano un quadro allarmante del consumo di droga nell’area stabiese e in penisola sorrentina. Accanto a marijuana, hashish e cocaina, sembra essersi progressivamente affermata la skunk di cui pusher e tossicodipendenti decantavano le qualità. «Quella roba fa paura confessava uno dei presunti spacciatori coinvolti nell’inchiesta della Procura di Torre Annunziata e perciò intercettato Non voglio venderla, preferisco fumarmela perché è troppo buona». Altri, invece, sottolineavano le differenze rispetto alla comune marijuana: «Quella non si può fumare, puzza, fa proprio schifo».