Fra Napoli e Pozzuoli c’è un luogo sospeso tra mito e storia, è la cosiddetta “Grotta del Cane”, una cavità seminascosta in un angolo delle Terme di Agnano, la Nasa qui sta conducendo degli esperimenti.
La Nasa usa la “Grotta del Cane” per esperimenti
In epoche remote “Grotta del Cane” fu luogo di culto, di cure termali ma anche attrazione turistica e richiamo per scienziati a caccia di nuove conoscenze. Dopo un lungo oblio che ne ha quasi cancellato la memoria, ora si trasforma in laboratorio per gli scienziati della Nasa che cercano forme di vita su Marte.
La “Grotta del Cane” è un ambiente sotterraneo di circa 30 metri quadrati, scavato alla base del costone meridionale del cratere di Agnano. Qui si accede attraverso una piccola apertura e un corridoio di circa 10 metri. Tutta la zona fu già esplorata dai coloni greci di Cuma e Neapolis ed era nota per le sue sorgenti idrotermali.
La grotta è datata tra il III e II secolo aC. L’ipotesi che fosse usata come struttura termale già in epoca greca, è confermata dalla presenza di una sorta di gradino dove ci si poteva sedere. In seguito, però, col passare del tempo, il luogo acquistò una fama sinistra, come testimonia Giuseppe Mormile che, già nel 1670 nel suo Descrittione di tutto l’amenissimo paese di Pozzuolo e luoghi convicini, scriveva:
Grotta chiamata delli Cani, nella quale ogni cosa viva, che v’entra, muore. Lago d’Agnano, che non produce altro che rane.
La fama sinistra della “Grotta del Cane”
Oggi sappiamo che questa sinistra fama è dovuta alla natura vulcanica dei luoghi all’origine delle esalazioni di anidride carbonica. Il gas tossico più pesante dell’aria ristagna al suolo e ne costituisce un pericolo mortale per animali di bassa statura come i cani. Da qui il nome.
Gli esperimenti in vista della vista su Marte
Oggi la grotta di Agnano torna protagonista addirittura nella ricerca della vita su Marte. Con le sue condizioni ambientali estreme, infatti, ha richiamato l’attenzione dei ricercatori della California University di Chico e dell’Extreme Microbiome Project. Ora gli scienziati stranieri, in collaborazione col Dipartimento di Biologia della Federico II, la Società Terme di Agnano proprietaria della grotta e l’Associazione di archeologi e speleologi Cocceius, condurranno i campionamenti preliminari alla stesura di un protocollo di ricerca più approfondito. E così, per la mitica Grotta del Cane, dopo il Grand Tour, si prospetta un futuro da protagonista anche nelle esplorazioni marziane.