A Napoli, i carabinieri hanno scoperto una fabbrica clandestina cinese dove erano impiegati cinque lavoratori in nero. Una 36enne è stata denunciata.
Fabbrica clandestina nel Napoletano
Nell’ambito di un servizio straordinario anti-caporalato, i carabinieri del nucleo operativo del gruppo per la tutela del lavoro di Napoli hanno denunciato una 36enne di origini cinesi.
Imprenditrice tessile, la donna aveva impiegato in “nero” cinque cittadini cinesi clandestini. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i lavoratori erano costretti a lavorare circa 15 ore al giorno, percependo una paga di 2,50 euro all’ora. Costretti a mangiare e a dormire in locali attigui al laboratorio, gli impiegati non erano mai stati sottoposti a visite mediche né formati sui rischi derivanti dalla loro attività.
Il sequestro
L’opificio tessile, privo delle previste autorizzazioni, è stato sottoposto a sequestro. Contestate sanzioni per complessivi 108.300 euro.