È allarme Covid all’interno delle carceri di Secondigliano e Poggioreale dove si contano circa 200 casi positivi tra detenuti e agenti penitenziari. La situazione peggiore si registra nel Padiglione Firenze del carcere di Poggioreale, dove ci sono oltre 100 positivi e dove, nei giorni scorsi, 2 detenuti erano stati trasferiti al Cardarelli a causa di gravi insufficienze respiratorie.
Covid: la situazione nelle carceri di Secondigliano e Poggioreale
Sempre a Poggioreale, dopo lo screening sugli agenti sono uscite fuori alcune decine di contagiati A Secondigliano sono state chiuse anche le cucine e non arriva il cibo ai detenuti ed anche la direttrice Giulia Russo era risultata positiva e poi si è negativizzata.
Sulla emergenza Covid nelle carceri campane ieri è intervenuto anche il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello: “Sono contento che anche i semiliberi di questo Istituto penitenziario da oggi fino al 31 dicembre resteranno a casa per una lunga licenza. Mi auguro che accanto all’applicazione del Decreto Ristori per coloro che devono scontare un anno e mezzo, si trovino le giuste e sacrosante soluzioni anche per i detenuti piu’ a rischio, che hanno patologie croniche, malati oncologici, diabetici, cardiopatici”.
Ciambriello in visita al carcere di Salerno
Ciambriello ha fatto visita al carcere di Salerno, in cui ci sono attualmente 439 ristretti e 40 ristrette. Accompagnato dalla Direttrice facente funzioni, la dottoressa Gabriella Niccoli, dal comandante Gianluigi Lancellotta e dalla vicecomandante Grazia Salerno, ha fatto visita in alcune sezioni, parlando con delle delegazioni di detenuti sul tema “Covid in carcere”.
Il garante Ciambriello ha chiesto informazioni, confrontandosi con il responsabile sanitario dell’istituto, il dottor Antonio Pagano, dichiarando che al momento risulta positivo un solo detenuto, lavorante, e sono in isolamento sanitario 35 detenuti, tutti lavoranti, che hanno avuto possibili contatti.
“Ad oggi nel carcere di Salerno – si legge nella nota – sono stati effettuati, 800 tamponi per i detenuti, tra personale e popolazione ristretta e 200 ai nuovi giunti. Considerata l’allarmante emergenza che coinvolge tutto il mondo penitenziario, – ha concluso Ciambriello – dal personale ai ristretti, ritengo sia doveroso che si arrivi all’indulto. La politica su questo argomento non puo’ essere ne’ cinica ne’ pavida. Sono fiducioso infine che le procure utilizzino la custodia cautelare in carcere solo in casi gravi ed eccezionali”.