Due arresti dopo un inseguimento in zona Vomero. In particolare, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia locale hanno arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale Giulio Engheben e Salvatore Vitale, 24enne e 23enne di Scampia già noti alle forze dell’ordine.
I militari del Vomero erano alla ricerca di due rapinatori a bordo di uno scooter che era stato rapinato il 15 marzo scorso sotto la minaccia di una pistola ad un cittadino straniero.
Napoli, inseguimento e due arresti in zona Vomero
Alle 17 circa di ieri, sabato 20 marzo, i carabinieri hanno intercettato lo scooter oggetto delle ricerche in via Leonardo Bianchi, con a bordo i due giovani sospetti nei pressi dell’ospedale Monaldi. Gli hanno intimato di fermarsi, ne è nato un inseguimento. La centrale operativa ha diramato le ricerche facendo confluire nelle possibili via di fuga le gazzelle dell’arma.
L’inseguimento è terminato quando i due hanno perso il controllo del mezzo e si sono scontrati con un’auto tra via Giotto e via Ruoppolo. I malviventi hanno tentato di fuggire a piedi.
Gli arresti
Vitale – il passeggero – è stato immediatamente bloccato da un carabiniere, recuperando e sequestrando un passamontagna, i guanti e una pistola a salve senza il tappo rosso che il 24enne aveva gettato nei giardinetti Ruoppolo nel tentativo di disfarsene. Engheben ha continuato a fuggire a piedi seguito da un altro carabiniere. Si è diretto in un palazzo poco distante, è entrato in un’abitazione al sesto piano ed ha minacciato la proprietaria di casa con un manganello telescopico nel tentativo vano di trovare un nascondiglio per la notte.
Il carabiniere lo ha visto entrare in quel condominio e, notando nei pressi una pattuglia della polizia di Stato, ha chiesto supporto ai colleghi. Insieme, sono entrati nel palazzo, sono saliti al sesto piano e sono entrati nell’appartamento. Il Carabiniere e i due agenti del Commissariato Vomero hanno bloccato il 23enne; il manganello – è stato sequestrato – era sul tavolo della cucina. Vitale era già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, mentre Engheben era in permesso premio in quanto detenuto presso l’istituto penitenziario di Carinola.