Cronaca Napoli, Napoli

Controlli anti-Covid a Pozzuoli, chiusi due locali e sanzionati due bar

benevento ubriaco tampona auto aggredisce vigili urbani denunciato
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Controlli anti-Covid a Pozzuoli della municipale: due locali di intrattenimento chiusi per mancato rispetto delle norme e due bar sanzionati per alcolici a minori. Verbalizzati e chiusi per cinque giorni due locali di intrattenimento sul litorale di Licola e sanzionati due titolari di bar nel centro storico per somministrazione di alcolici a minori.

Controlli anti-Covid a Pozzuoli della municipale: il report

Questo è il risultato dei controlli effettuati nel fine settimana dagli agenti della polizia municipale di Pozzuoli, coordinati dal comandante Silvia Mignone. I due locali di Licola avevano organizzato eventi musicali senza rispettare le norme anti covid. Nel primo sono state trovate circa 500 persone in piedi, assembrate e prive di dispositivi di protezione individuale (mascherine) che consumavano cibo e bevande ascoltando musica dal vivo.

Oltre alla sanzione prevista dalla normativa anti covid (400 euro di multa e chiusura dell’attività di somministrazione per cinque giorni), il titolare è stato verbalizzato per aver diffuso musica dal vivo oltre la mezzanotte. Il locale è stato chiuso e sgomberato immediatamente.

Nel secondo stabilimento balneare, invece, erano circa 300 le persone intente ad ascoltare musica e a consumare cibo e bevande in piedi, senza indossare la mascherina e creando un unico ed enorme assembramento. Per quest’attività, anch’essa sgomberata e chiusa per cinque giorni, sono in corso ulteriori accertamenti diretti a verificare il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie ivi compresa quella per produrre musica dal vivo.

Bevande alcoliche a minori

Oltre ai controlli effettuati a Licola, un servizio dedicato di pattuglie in borghese ha consentito di scoprire due bar del centro storico che somministravano bevande alcoliche a minori (i cosiddetti cicchetti): nel primo caso il minore, che è stato affidato alla madre, aveva appena 12 anni, per cui il titolare dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria; nel secondo caso, invece, si trattava di quattro ragazzi di un’età compresa tra 16 e 17 e al titolare dell’attività commerciale è stata comminata una sanzione amministrativa.

Il sindaco Figliolia

“Come ho già avuto modo di dire, per coloro che con l’alcol mettono a repentaglio la salute dei nostri giovani, in alcuni casi praticamente dei bambini, saremo inflessibili – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia -. Non ci fermeremo con i controlli e applicheremo tutte le sanzioni che la legge ci consente.

Quanto ai locali chiusi per assembramenti, capisco che i giovani vogliano divertirsi e che le attività spingono per recuperare terreno dopo il periodo di chiusura e la crisi economica, ma dobbiamo tener presente che il covid non è debellato e lo dimostrano gli ultimi dati che riguardano Pozzuoli e l’intera regione.

Per cui le misure di contenimento del virus vanno rispettate e occorre indossare sempre la mascherina. Solo così e con l’aiuto del vaccino potremmo venirne fuori. Ringrazio la polizia municipale per l’attività svolta e per l’impegno quotidiano profuso volto a far rispettare le regole”.

Le attività messe in campo hanno inoltre portato ad individuare e contravvenzionare due parcheggiatori abusivi nella zona di Arco Felice e nel centro storico, con l’applicazione del cosiddetto “daspo urbano” che non consente al verbalizzato di ritornare nella zona nelle 48 ore successive. In ambedue i casi si trattava di persone conosciute e già recidive per cui è scattata anche la denuncia a piede libero inoltrata alla Procura della Repubblica di Napoli.

Infine, nella prima giornata di obbligo del “green pass“, gli agenti hanno compiuto una serie di controlli in determinate categorie commerciali e di spettacoli, presso le attività del centro storico, del lungomare e nelle zone di Arco Felice e Monterusciello. Dal riscontro è emerso che una larga percentuale di avventori erano dotati della certificazione verde. Alcuni di loro che non avevano il dispositivo portavano, comunque, con sé il documento attestante l’effettuazione di un tampone molecolare nelle 48 ore precedenti.


controlliPozzuoli