Bambino annegato a Torre del Greco: il gip Fernanda Iannone ha convalidato il fermo della Procura di Torre Annunziata per Adalgisa Gamba, madre del piccolo Francesco. Per il giudice la 40enne aveva programmato l’efferato gesto a causa della paura dell’autismo del figlio, frutto di una diagnosi fai-da-te fatta su Google, diventata un’ossessione a tal punto da “rifiutare completamente il bambino“.
Torre del Greco: gip convalida l’arresto di Adalgisa Gamba
Per il giudice, la donna “non provava affetto per lui” e aveva deciso di uccidere suo figlio Francesco. Adalgisa “ha pianificato nei minimi dettagli” quello che il gip definisce senza mezzi termini “un atto crudele, sconsiderato e assolutamente innaturale“. “Scaltra e lucida nel modificare di continuo la sua versione“, dice la Iannone. Per questo, dopo un lungo interrogatorio, ha deciso di convalidare il fermo e disporre il trasferimento in carcere della donna, anche se su richiesta dell’avvocato Tommaso Ciro Civitella, difensore dell’indagata ha nominato il dottor Camillo De Lucia per accertamenti urgenti: è ritenuta “pericolosa, spregiudicata e incline a delinquere“, ma c’è da capire se la sua situazione sia compatibile con il carcere.
La tragedia
La tragedia è avvenuta nella serata di domenica scorsa, quando il papà di Francesco è tornato a casa e non ha trovato Adalgisa e il piccolo. Subito ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e si è ritrovato su quella spiaggia, dove ha visto la moglie in mare, adagiata su uno scoglio, con il bimbo ormai privo di vita. Ascoltato in caserma insieme ad altri testimoni, tra cui i due ragazzi che hanno soccorso con lui Adalgisa e riportato il corpicino di Francesco a riva, l’uomo ha detto senza mezzi termini ai carabinieri che la moglie “lo aveva premeditato”, perché aveva deciso di uscire quando lui non c’era.
Fonte: Il Mattino