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Accompagnamento 2021, quando si può chiedere e come fare

Vediamo come fare domanda per l'indennità di accompagnamento e quali sono i requisiti per l'assegno per invalidi totali non indipendenti al 100%

L’indennità di accompagnamento viene erogata dallo Stato agli invalidi totali che non riescono a deambulare da soli o a svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita. Vediamo quando si può richiedere l’accompagnamento, quali sono i requisiti e come fare domanda.

Indennità di accompagnamento 2021: a chi spetta?

Pper accedere all’indennità di accompagnamento è necessario essere invalidi al 100% e, inoltre, presentare una delle seguenti condizioni:

  • minorazioni fisiche o psichiche per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore;
  • minorazioni fisiche o psichiche per i quali è stata accertata l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

Dopodiché, esistono altri requisiti da rispettare, quali la residenza in forma stabile in Italia. Inoltre, non bisogna essere ricoverati in istituti con pagamento della retta a carico dello Stato o di Enti pubblici.

Nello specifico, quindi, per ottenere l’indennità di accompagnamento 2021 è necessario soddisfare i seguenti requisiti sanitari e amministrativi:

  • 100% di invalidità civile, ossia la totale e permanente inabilità;
  • impossibilità di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore, ovvero, in alternativa, impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e conseguente necessità di assistenza;
  • cittadinanza italiana;
  • iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari;
  • titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 T.U. immigrazione per i cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale;
  • non essere ricoverati in istituti con pagamento della retta a carico dello Stato o di Enti pubblici.

Indennità di accompagnamento 2021: requisito dell’età anagrafica

Per accedere all’indennità di accompagnamento non è necessario possedere una determinata età. Anzi, per i richiedenti che hanno fra i 18 e i 67 anni è sufficiente che nel verbale redatto dopo la visita medica di accertamento sanitario sia riportato che la persona è impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua.

Indennità di accompagnamento 2021: i nuovi importi

Come la maggior parte delle prestazioni economiche, le indennità non hanno un importo fisso, poiché vengono rivalutate di anno in anno.

Per quest’anno, l’importo dell’indennità mensile è di 522,10 euro. Quindi, essendo il beneficio economico riconosciuto per 12 mensilità (non si ha diritto alla tredicesima), l’importo annuale ammonta a 6.265,20 euro.

Dal punto di vista fiscale, l’assegno è esentasse, cioè non si paga Irpef su tali importi. Ciò consente all’interessato di non indicare quanto ricevuto nel mod. 730 o mod. Redditi in fase di dichiarazione reddituale.

Indennità di accompagnamento 2021: la domanda

L’accesso all’indennità di accompagnamento, ovviamente, non è automatico e bisogna seguire un iter ben preciso. Prima di ogni cosa occorre ottenere dal medico di base il cd. certificato medico introduttivo, contenente il codice allegato.

Tale codice, poi, dovrà essere inserito nella domanda di accertamento sanitario da inoltrare all’INPS attraverso il servizio “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”.

Quindi, dopo che il medico ha inviato all’INPS il certificato in via telematica, sarà compito dell’invalido a inoltrare la domanda online all’Istituto per il riconoscimento dell’invalidità. A tal fine è possibile avvalersi dei seguenti canali:

  • online sul sito INPS, se si è in possesso del Pin dispositivo o Spid di secondo livello;
  • call center Inps-Inail, accessibile chiamando il numero 803.164 (anche in tal caso è necessario il Pin);
  • patronato.

Dopo l’invio della domanda, l’interessato è convocato davanti all’apposita commissione medica Asl per gli accertamenti sanitari. In caso di esito positivo, la commissione medica invierà al cittadino il verbale definitivo.

L’ultimo step riguarda l’inoltro all’INPS dei dati utili per la liquidazione degli importi spettando, come ad esempio le coordinate bancarie.

Indennità di accompagnamento 2021: da quando decorre?

Ma da quando decorre l’indennità di accompagnamento? La legge prevede che la prestazione economica viene corrisposta per 12 mensilità, a partire:

  • dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, ovvero;
  • dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato dall’Istituto.

Attenzione però: il pagamento dell’indennità viene sospeso in caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Da specificare, inoltre, che la prestazione non è reversibile, cioè non si trasmette agli eredi dopo la morte dell’invalido.

Indennità di accompagnamento 2021: è possibile fare ricorso?

In caso di esito negativo della domanda di accompagnamento è possibile fare ricorso? Assolutamente sì. In pratica, l’interessato deve sottoporsi a un accertamento tecnico preventivo, ossia una sorta di verifica preventiva delle condizioni di salute a sostegno della propria richiesta.

Tale adempimento, però, è a pagamento, in quanto il giudice nomina un consulente tecnico e un medico legale dell’INPS. Questi ultimi redigono poi una relazione tecnica che sarà poi trasmessa sia all’INPS sia al ricorrente.

Questi punti fondamentali:

  • L’accompagnamento è per gli invalidi totali che non possano vivere in condizioni dignitose se non accompagnati da qualcuno;
  • L’indennità non è reversibile;
  • L’accompagnamento viene erogato anche ai minori, quindi senza limite di età;
  • Chi è ricoverato gratuitamente in un istituto, quindi a carico dello stato, non ha diritto all’indennità.

L’Inps chiarisce che, in merito al ricovero gratuito in un istituto, bastano più di 29 giorni di ricovero per far scattare la sospensione del beneficio.

Ovviamente l’importo dell’accompagnamento in lire non è più un riferimento valido. Per il 2021 il tetto per l’indennità di accompagnamento è stato fissato a 522,10 euro al mese per dodici mesi.

Accompagnamento, requisiti e domanda. Quando si può chiedere?

Quando si può chiedere l’accompagnamento? Ecco i requisiti specifici da rispettare per fare domanda:

  • Riconoscimento ufficiale dell’invalidità al 100%;
  • Evidenza della necessità di avere l’accompagnamento;
  • Cittadinanzaitaliana o straniera con permesso di soggiorno;
  • Residenza stabile e abituale in Italia.

La domanda per ottenere l’accompagnamento e completamente telematica. Insomma, si fa online.

Il presupposto fondamentale però è farsi riconoscere l’invalidità totale dalla Commissione Sanitaria nominata dall’Inps. Una volta ottenuti i certificati si può fare domanda di accompagnamento cliccando su «Accedi al servizio» alla fine di questa pagina.

Il consiglio è comunque quello di affidarsi al patronato o a enti di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS) che sono pratici nell’inoltro delle domande.

È importante fare domanda di accompagnamento in modo corretto perché, ad eccezione delle domande di aggravamento dei malati oncologici, una volta che si inoltra la domanda si deve aspettare che finisca l’iter prima di poterne inviare un’altra.

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