Cronaca Napoli, Napoli

Don Patriciello: “Ho fatto testamento”

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Sergio Mattarella al fianco di don Maurizio Patriciello che intanto fa testamento. Il presidente della Repubblica nel pomeriggio di ieri, domenica 13 marzo, ha telefonato al sacerdote napoletano in seguito all’esplosione di una bomba carta davanti alla sua parrocchia, nel Parco Verde di Caivano.

Bomba a don Maurizio Patriciello, la telefonata di Mattarella

L’esplosione è avvenuta alle 4 circa di sabato, nel giorno del compleanno del sacerdote. L’ordigno, piazzato a terra all’ingresso della chiesa, ha danneggiato parte del cancello pedonale di accesso al cortile. Sull’episodio sono in corso indagini, affidate ai carabinieri della Compagnia di Casoria e della tenenza di Caivano. La chiesa di San Paolo apostolo è distante dagli altri edifici e il cancello danneggiato affaccia sulla strada, dove non ci sono palazzi o altri possibili obiettivi.

La denuncia

A rendere nota la notizia per primo, con una nota, è stato il senatore Sandro Ruotolo che, proprio insieme a don Patrciello, fa parte del Comitato anti-camorra-nell’area Nord. “Nel cuore della notte, intorno alle ore 4, un forte boato. Un’esplosione davanti al cancello della chiesa del Parco Verde di Caivano. Padre Maurizio Patriciello non dorme qui. Ma lui è il parroco di quella chiesa. Siamo tutti preoccupati. Da quando abbiamo alzato la voce in questa area Nord di Napoli, dando vita al comitato di liberazione dalla camorra che è nato proprio in questa chiesa, lo Stato sta dando risposte concrete nella battaglia per la legalità”, ha detto.

Il testamento

“Io, poco fa, ho firmato il mio testamento”. Lo ha reso noto don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica, nel corso dell’intervista rilasciata durante il programma ‘Studio Mattina’ di Canale 9. “Vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada.

 

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