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Con il nuovo Recovery, a rischio il cashback di Stato

Il governo Draghi è al lavoro sul piano Recovery da presentare all'Ue. A rischio il sistema di cashback di Stato

Il cashback di Stato è a forte rischio. Il governo Draghi è impegnato nella stesura del Recovery Plan, da presentare a Bruxelles. Il piano sarà modificato ed a farne le spese potrebbe essere proprio il sistema di rimborso del cashback di Stato. Poco probabile, invece, un ridimensionamento della misura.

A rischio il cashback di Stato

Proprio negli ultimi giorni sono terminati rimborsi del mese di dicembre. La Consap ha comunicato la conclusione della fase di liquidazione dei rimborsi cashback, per il periodo 8-31 dicembre 2020. Il rimborso ha interessato circa 223 milioni di euro.


Fondi europei

Il governo Conte bis aveva pensato a questa misura anche per rilanciare l’economia, durante il periodo natalizio. Il precedente esecutivo aveva, infatti, predisposto 5 miliardi di euro, per il rimborso del 10% degli acquisti effettuati attraverso metodi di pagamento elettronici. La misura trova la sua ratio nella lotta all’evasione fiscale. Adesso, il cashback è sotto osservazione ed il suo futuro dipenderà dalla predisposizione del Recovery. La misura potrebbe essere sospesa, perché ritenuta insufficiente per garantire una crescita adeguata del PIL, che è uno degli obiettivi principali del Recovery fund.

Le critiche alla misura del cashback di Stato

Con il Recovery Plan, a rischio il cashback di Stato

Il nuovo governo Draghi è al lavoro per rispettare la stringenti richieste dell’Europa. Il Mef avrà soltanto altri quindici giorni per presentare le modifiche al Recovery Plan. Alcune misure non rispettano le direttive dell’Ue e rischiano di essere depennate. Tra queste fluttua il cashback di Stato, predisposto dal governo Conte bis.

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