Covid, Ricciardi: “Con scelte giuste oggi saremmo in condizioni normali”
"La vaccinazione di massa non ci garantirà normalità " afferma il consulente del Ministero della Salute
Walter Ricciardi, ospite del webinar “Obbligati a crescere – Vaccino, come ricominciare“, promosso dal Gruppo Caltagirone, ha parlato della campagna di vaccinazione e delle prospettive future sul Covid 19: “dobbiamo assolutamente vaccinare quanto prima possibile e quanto più possibile, ma dobbiamo anche capire che il vaccino di massa non sarà l’arma di liberazione che ci garantirà il ritorno alla normalità . L’unica cosa che ce la garantirà è la combinazione di più armi”
Covid “Vaccinazione di massa non ci garantirà normalità ”
Ricciardi ha assicurato inoltre, che “non ci saranno problemi di dosi di vaccino nel corso dell’anno, quindi ci sarà la possibilità di vaccinare milioni di persone, ma purtroppo – ha sottolineato – questo è un virus estremamente contagioso, per cui una possibile immunità di massa si può raggiungere solo quando la quasi totalità della gente sarà vaccinata. E ciò è estremamente difficile da raggiungere.
Nel caso del coronavirus ci sono due ordini di problemi, il primo è che il vaccino probabilmente non ha un’immunità duratura e permanente, ma di pochi mesi e il secondo non riusciremo a vaccinare il 95% della popolazione. Ciò ci induce a capire che dobbiamo fare più cose insieme, la vaccinazione sicuramente ma anche altre cose, perché – ribadisce – non sarà soltanto la vaccinazione di massa che ci consentirà di tornare alla normalità “.
Ricciardi: “Con scelte giuste oggi saremmo in condizioni normali”
“Con scelte giuste fatte al tempo giusto, oggi saremmo in condizioni normali: potremmo andare al ristorante, al bar, probabilmente potevamo andare al cinema. Affollare in maniera razionale gli stadi” sottolinea Ricciardi.
“Lo sto dicendo da ottobre – ricorda il consulente del Ministero della Salute – se nelle varie fasi dei miei avvertimenti questi fossero stati recepiti oggi potremmo vivere normalmente. Poi adesso tutti quanti etichettano questo come lockdown ma è una strategia no-Covid, significa salvare le vite“.