Cronaca

Colori regioni, oggi nuova stretta: chi rischia il lockdown?

Colori regioni, oggi arriva una nuova stretta: chi rischia il lockdown? A causa delle varianti del Covid, l'Italia rischia di diventare rossa

Colori regioni, oggi arriva una nuova stretta: chi rischia il lockdown? A causa delle varianti del Covid, l’Italia rischia di colorarsi di rosso. Oggi gli esperti del Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico si riuniranno per fare il punto sulla situazione epidemiologica legata al coronavirus nel Paese.

Covid, quali sono le regioni che potrebbero cambiare colore?

Il Consiglio dei ministri, convocato nelle prossime ore, darà il via libera alle nuove misure per l’ulteriore stretta, necessaria alla luce dell’aumento dei contagi dovuto alle varianti diffuse ormai in tutto il paese. I dati ufficiali arriveranno solo dopo la riunione della cabina di regia e la validazione da parte del Comitato tecnico scientifico, ma la tendenza è già piuttosto chiara.

Lombardia e Piemonte rischiano la zona rossa

La Lombardia è in zona arancione per ordinanza ministeriale e arancione rafforzato per ordinanza regionale, ma rischia la zona rossa. “Ora noi stiamo soffrendo e c’è una tensione ospedaliera importante, con una diffusione più rapida rispetto alle altre ondate”, ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Su un possibile passaggio in zona rossa Fontana ha risposto che c’è “una riunione con governo ma noi stiamo aspettando dalla cabina di regia i nostri dati per capire in che condizione ci troveremo”.

Anche il Piemonte va verso la zona rossa. Secondo l’ultimo report settimanale del ministero della Salute, l’Rt puntuale risulta a 1.41 (superiore al valore 1.25 definito per il passaggio in zona rossa) e l’incidenza dei contagi è di 279 casi ogni 100 mila abitanti. Aumentano anche i focolai e la percentuale di tamponi positivi così come oltre soglia risulta pure l’occupazione di posti letto sia di terapia intensiva (36% in crescita rispetto al 29% della settimana precedente e oltre la soglia limite del 30%) sia di posti letto ordinari (42% in crescita rispetto al 37% della settimana precedente e oltre la soglia limite del 40%).

Veneto, Friuli e Toscana in bilico tra arancione e rosso

Veneto in bilico tra arancione e rosso. “Per quanto riguarda la classificazione siamo sul filo del rasoio tra arancione e rosso, come molte altre regioni, rispetto ai numeri”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, ricordando che la zona rossa scatta con un Rt a 1.25. Stessa situazione per il Friuli Venezia Giulia, dove l’indice Rt è intorno a 1,3. Traballa anche la Toscana.

Emilia Romagna

L’Emilia-Romagna è formalmente ancora arancione, ma di fatto lo sono solo le province di Parma, Piacenza e Ferrara. In base alle ordinanze regionali, sono già rosse le province di Bologna, Modena, Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, con Reggio-Emilia in arancione scuro. ”

Marche, anche l’ultima provincia rischia il rosso

Con il passaggio in zona rossa da mercoledì 10 a domenica 14 marzo delle province di Pesaro Urbino e Fermo, nelle Marche l’unico territorio rimasto in arancione è quello di Ascoli Piceno. “La situazione qui è complicata, nelle ultime settimane abbiamo assistito a un’impennata della curva e ci troviamo con 4 province su 5 in zona rossa. La provincia di Ancona lo è da oltre 15 giorni, da sabato in zona rossa anche quella di Macerata”, ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a SkyTg24.

Liguria e Puglia verso la zona arancione

La Liguria rischia il passaggio in zona arancione. “Avremo modo di approfondire i numeri alla luce del bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. La nostra regione – ha sottolineato il governatire Giovanni Toti – da qualche settimana è a cavallo tra la zona gialla e arancione e vedremo la valutazione degli elementi di rischio, l’Rt e la collocazione della regione nella fascia di rischio”.

Stessa situazione in Puglia, dove il presidente della Regione, Michele Emiliano ha sottolineato: “Credo che ci siano le premesse per l’adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento. La terza ondata sta arrivando anche in Puglia. Al ministro Speranza preannuncio, in una lettera, che stiamo superando tutti i parametri, la crescita dell’epidemia è vorticosa, mai vista. Spingeremo i sindaci ad adottare misure antiassembramento e probabilmente il governo si accinge a un passaggio da zona gialla a zona arancione o addirittura rossa in alcune aree”.

Lazio dalla zona gialla a quella rossa

Il Lazio rischia di passare direttamente dalla zona gialla a quella rossa. “Oggi su oltre 16 mila tamponi nel Lazio (+884) e oltre 22 mila antigenici per un totale oltre di 39 mila test, si registrano 1.800 casi positivi (+146), 16 i decessi (-6) e +1.322 i guariti. Aumentano i casi e i ricoveri, mentre diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 4%. I casi a Roma città sono a quota 800. Il valore Rt è a 1.3 la zona rossa è possibile per il superamento del valore 1.25, anche se l’incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta”, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.

Preoccupa l’Abruzzo

Preoccupa ancora l’Abruzzo, dove scendono i casi ma continuano ad aumentare i ricoveri. La regione è in arancione, secondo l’ultima ordinanza ministeriale, ma sono 33 i comuni in fascia rossa, nelle province di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila.

Campania zona rossa rafforzata

In Campania, già rossa per ordinanza nazionale, ieri è entrata in vigore la zona rossa rafforzata che prevede, con ordinanza reginale, lo stop alla frequentazione di parchi, lungomari, piazze.

Molise guarda alla zona arancione

Secondo il governatore Donato Toma, il Molise potrebbe uscire dalla zona rossa e passare in arancione “tra 10 o 15 giorni al massimo, a cavallo di Pasqua, insomma”. Toma ha spiegato che “in Molise abbiamo scelto di andare prima in zona rossa, avevamo dati aggiornati e sapevamo che prima o poi ci saremmo finiti. Spero però che se la situazione migliorerà poi a Pasqua non dovremo stare chiusi”.

Sicilia spera di restare in zona gialla

La Sicilia è in zona gialla, ma come in molte altre aree d’Italia, anche qui si registrano restrizioni a livello locale. Sono 5 le nuove zone rosse che scatteranno da oggi per 15 giorni. Lo prevede un’ordinanza del governatore Nello Musumeci. Le nuove restrizioni riguardano i comuni di: Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel Palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano; Raffadali, in provincia di Agrigento.

Sardegna resta in zona bianca

La Sardegna resta in zona bianca per la seconda settimana consecutiva.

Fonte: Il Giornale


 

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