Da Napoli arriva anche la statuina del presepe dedicata a Maurizio Costanzo: un omaggio al giornalista romano morto lo scorso 24 febbraio all’età di 84 anni. Pochi giorni dopo la notizia che ha scosso l’Italia intera, dal capoluogo partenopeo arriva l’omaggio presepiale a cura del maestro Genny Di Virgilio.
Maurizio Costanzo, da Napoli arriva la statuina del presepe
L’artista di San Gregorio Armeno ha realizzato una statuina del presepe che ritrae il giornalista nella sua iconica posizione, seduto con tanto di cartellina in mano sul palco del Teatro Parioli di Roma, mentre conduce il Maurizio Costanzo Show, il suo storico programma televisivo di Canale 5.
La simpatia per Totò
Maurizio Costanzo ha iniziato la sua carriera molto giovane, negli anni Cinquanta. Proprio agli inizi della sua carriera risale una fotografia storica, in bianco e nero, che lo ritrae insieme al Principe della Risata, Antonio De Curtis in arte Totò.
Maurizio Costanzo è stato ospite in una delle case romane, ai Parioli, dell’attore napoletano. A memoria dell’evento è stata scattata una foto. Lo scatto risale al 3 agosto del 1959 ad opera del fotografo e fotoreporter Giuseppe Palmas. Lo scatto, insieme a un altro realizzato nella stessa occasione, è conservato da Maurizio Costanzo, come ha dichiarato dal diretto interessato, a casa e in ufficio.
La simpatia per Totò
È stato infatti proprio il giornalista romano, qualche tempo fa, a raccontare su Tv Sorrisi e Canzoni i suoi incontri con il Principe della Risata. Costanzo racconta di essere entrato nelle simpatie di Totò, che spesso aveva cominciato ad invitarlo nella sua casa ai Parioli, come nell’occasione in cui è stata scattata la foto, come detto il 3 agosto del ’59. Pochi giorni dopo, infatti, il 13 agosto, il giornalista scriverà, in seguito a quella chiacchierata, proprio su Tv Sorrisi e Canzoni, un articolo sul Principe della Risata, nel quale raccontava dei miglioramenti dopo l’operazione subita agli occhi.
La confessione di Totò a Costanzo
Nel corso di quegli incontri, come scrive ancora Maurizio Costanzo, Totò gli raccontava anche dei suoi inizi e della sua vita a Napoli, al Rione Sanità, nel cuore della città. Costanzo racconta che Totò gli rivelò che nel quartiere erano soliti chiamarlo ‘o spione dal momento che spiava dalle