Un vero e proprio incubo quello vissuto da Luigi Reccia e la sua famiglia: l’uomo, disabile, sarebbe stato minacciato e preso a pugni per un posto auto ad Arzano. Sono cinque le denunce per stalking, lesioni e minacce.
Arzano, disabile minacciato e preso a pugni per un posto auto
Tutto ha inizio il 1 marzo scoso. Da mesi la vittima e la moglie, Gianna Piscopo, erano al centro di minacce e intimidazione per motivi di posti auto. Quel giorno però, l’uomo rientra a casa e trova lo stallo all’aperto occupato. Si dirige verso il box al coperto e anche questo è occupato da un’auto appartenente a un nucleo familiare che intralcia il passaggio del suo veicolo rivendicando un presunto diritto di sosta “ad libitum”. Una scena che ormai si ripeteva da mesi.
A quel punto arrivano altri condomini e si scatena l’infermo. Volano insulti e minacce ma non solo perché Luigi viene preso a pugni. Viene schernito e gli rompono il parabrezza della macchina con una mazza. Il tutto sotto gli occhi si una pattuglia di carabinieri arrivati dopo una segnalazione.
Rischia un occhio
L’incubo per l’uomo non finisce qui perché Luigi rischia, a causa dell’aggressione, il distacco della retina per il pugno ricevuto. Ora si sta sottoponendo ad accertamenti medici per scongiurare conseguenze fisiche peggiori. La moglie è rimasta da sola a casa e sarebbe il bersaggio di dispetti e intimidazioni quotidiane. All’esterno della sua porta di ingresso sono stati asportati dei rivestimenti decorativi e in pieno giorno viene sparata nel condominio musica neomelodica ad alto volume.
Le indagini
Sono in cordo le indagini da parte della Procura di Napoli Nord. Al momento ci sarebbero cinque denunce senza alcuna misura cautelare emessa.