Cronaca

Coronavirus, Papa: “Veglia pasquale anticipata alle 19:30”

Covid, Veglia Pasquale di Papa Francesco anticipata alle 19.30: quest'anno potranno partecipare anche i fedeli

La Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, presieduta da Papa Francesco, si terrร  sabato 3 aprile alle 19:30, in anticipo rispetto alla tradizione. Nel rispetto delle misure anti Covid, i fedeli potranno partecipare. Per far sรฌ quindi che venga rispettato il coprifuoco delle 22, il Vaticano ha deciso di anticipare l’evento.

Covid, Veglia Pasquale alle 19.30 per emergenza Covid

Nel 2020 la Veglia si era svolta regolarmente alle 21 perchรฉ i cittadini non potevano presenziare per via del lockdown.ย Nellaย liturgiaย dellaย Chiesa cattolicaย e di altreย Chiese, laย Veglia pasqualeย รจ unaย messaย solenne che celebra laย risurrezione di Gesรนย e che si tiene dopo il tramonto delย Sabato santoย e prima dell’alba della domenica diย Pasqua.

Poichรฉ celebra la vittoria sulย peccatoย e sullaย morteย da parte diย Gesรน, รจ la celebrazione piรน importante dell’anno liturgico: per tali ragioni รจ nota come “madre di tutte leย veglie”, secondo la definizione diย sant’Agostinoย mater omnium sanctarum vigiliarum.ย รˆ inoltre la terza celebrazione peculiare delย Triduo pasqualeย e la piรน ricca e lunga liturgia di tutto l’anno.

Il Messale stabilisce in maniera chiara che non si puรฒ incominciare la veglia prima che calino le tenebre. A sostegno di tale affermazione, pone due fatti:

  1. La Veglia รจ celebrazione propria della Pasqua. Il Messale non consente di celebrare l’eucaristia il Sabato Santo. Quindi, questa celebrazione fa giร  parte della Domenica di Pasqua e richiede pertanto di essere celebrata nella Notte di Pasqua (il giorno ebraico inizia dalla notte e non dal giorno).
  2. I simboli usati nella celebrazione, ad esempio il cero, sono fortemente simbolici nel contrasto con il buio della notte, perchรฉ la Pasqua รจ questo: passaggio dal buio alla luce, dalla morte alla vita.

Quindi,ย l’orario esatto sarebbe, visto il regime di luce estivo, attorno alle 22. Tuttavia, come da tempo si attua in Germania, il Messale ammette di celebrare la Veglia durante la seconda parte della nottata, ossia dalle primissime ore del mattino della Domenica sino alle luci dell’alba.

Struttura della Veglia Pasquale nel rito romano ai tempi del Covid

La Veglia pasquale si articola in quattro parti:

  • Liturgia del lucernario
La processione del clero esce dalla chiesa, lasciata completamente al buio, senza luci nรฉ candele accese, dal Venerdรฌ santo. Una volta fuori dalla chiesa, i concelebranti raggiungono un braciere precedentemente preparato, e il celebrante svolge un breve saluto iniziale preceduto dalย segno della croce.
Quindi prende delle braci e le mette nel turibolo e accende, da quella fiamma, il cero pasquale; benedice poi il cero pasquale, tracciandovi una croce, le lettere greche alfa e omega e le cifre dell’anno; prende cinque grani di incenso e li conficca alle quattro estremitร  e al centro della croce disegnata, a simboleggiare le cinque piaghe gloriose di Cristo, delle mani, dei piedi e del costato.
Quindi il diacono, portando il cero pasquale, comincia la processione che entrerร  in chiesa, intonando per la prima volta “Lumen Christi” (la luce di Cristo), e il popolo risponde “Deo Gratias” (rendiamo grazie a Dio). Dietro il cero pasquale si riforma la processione iniziale, e si accodano anche i fedeli; sulla porta il diacono intona di nuovo “Lumen Christi”, e tutti i presenti accendono una candela; arrivati al presbiterio il diacono intona per la terza volta “Lumen Christi” e si accendono le luci della chiesa, tranne le candele dell’altare. Quindi viene riposto e incensato il cero pasquale e il libro, dal quale un diacono, o un cantore, intona l’Exsultetย (preconio pasquale) o annuncio pasquale. Terminato l’annuncio tutti spengono le candele, ed inizia la liturgia della Parola, introdotta dal celebrante.
  • Liturgia della Parola

La liturgia della Parola della veglia di Pasqua รจ la piรน ricca di tutte le celebrazioni dell’anno; consta di sette letture e otto salmi dall’antico testamento, un’epistola diย san Paolo apostoloย ed ilย vangeloย scelto tra i treย sinottici, a seconda dell’Anno liturgicoย allo scopo di ripercorrere la storia dellaย redenzioneย dall’origine della vita in Dio. Dopo ogni lettura e ogni salmo vi รจ l’orazione del celebrante. Per motivi pastorali si puรฒ ridurre il numero di letture dell’antico testamento da sette a tre; la lettura dell’Esodo รจ sempre obbligatoria.

  • Prima lettura. Dalย Libro della Genesiย (Gnย 1,1-2,2)

Il percorso delle letture della Veglia attraversa tutto il cammino del Popolo di Dio fino alla Resurrezione del suo Figlio, compimento del mistero di salvezza. Quindi, incomincia ovviamente con la storia della creazione dell’uomo.

  • Salmoย responsoriale.ย (Salย 103ย oppureย 32)
  • Orazione del celebrante.ย A conclusione della lettura, il sacerdote con una preghiera, prega Dio Padre di concedere doni ai suoi fedeli pari a quelli raccontati nella lettura.
  • Seconda lettura.ย Dalย Libro della Genesiย (Gnย 22,1-18)

Il primo Patriarca dell’Ebraismo a fidarsi di Dio a tal punto di sacrificare tutto รจ Abramo. Il racconto dalla Genesi della seconda lettura illustra Abramo nell’atto di sacrificare a Dio persino il figlio ottenuto per miracolo dalla moglie novantenne Sara.

  • Salmoย responsoriale.ย (Salย 15)
  • Orazione del celebrante.
  • Terza lettura.ย dalย Libro dell’Esodoย (Esย 14,15-15,1)

Il Libro dell’Esodo illustra la fuga del Popolo d’Israele dall’Egitto, parte fondamentale della storia di Israele. Il momento piรน significativo รจ l’attraversamento miracoloso degli Ebrei del Mar Rosso. Tra lettura e cantico seguente vi รจ continuitร  perfetta.

  • Cantico responsoriale.ย (Esย 15,1-6.17-18)
  • Orazione del celebrante.
  • Quarta lettura.ย dalย Libro del profeta Isaiaย (Isย 54,5-14)

In continuitร  con la schiavitรน raccontata nell’Esodo, la deportazione ha sempre accompagnato Israele. Isaia in questo capitolo ricorda perรฒ che Dio salverร  il suo popolo, e Isaia dร  addirittura garanzie su questo.

  • Salmoย responsoriale.ย (Salย 29)
  • Orazione del celebrante.
  • Quinta lettura.ย dalย Libro del profeta Isaiaย (Isย 55,1-11)

Sempre nell’ambito delle deportazioni, Isaia 55 contiene un poema che riafferma la fedeltร  di Dio, che compirร  tutte le sue promesse. Il cantico successivo รจ il cantico dei redenti.

  • Cantico responsoriale.ย (Isย 12,2.4-6)
  • Orazione del celebrante.
  • Sesta lettura.ย dalย Libro del profeta Barucย (Barย 3,9-15.32-4,4)

Anche questo libro parla dell’essere sempre in terra straniera di Israele (cap. 3), ma anche Baruc riafferma che il Signore compirร  le promesse (cap. 32)

  • Salmoย responsorialeย (Salย 18)
  • Orazione del celebrante.
  • Settima lettura.ย dalย Libro del profeta Ezechieleย (Ezย 36,16-28)

Conclude l’argomento delle letture trattate con un oracolo e un cantico, il Vi darรฒ un cuore nuovo.

  • Salmoย responsorialeย (Salย 41)
  • Orazione del celebrante.

Dopo l’Orazione alla settima lettura anche le candele dell’altare vengono accese e il celebrante intona ilย Gloria, che viene cantato da tutti, con l’accompagnamento dell’organo e il suono delle campane, secondo gli usi locali. Segue l’Orazione Colletta.

  • Epistola.ย dallaย Lettera ai Romaniย diย san Paolo apostoloย (Rmย 6,3-11)

Paolo presenta il Battesimo come parte fondamentale della fede, partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo.

  • Salmoย responsorialeย (Salย 117). Funge da ritornello a questo salmo il canto dell’alleluia, assente da ogni liturgia dalย mercoledรฌ delle ceneri.
  • Brano evangelico
  1. dalย Vangelo secondo Matteoย (Mtย 28,1-10) nell’anno A
  2. dalย Vangelo secondo Marcoย (Mcย 16,1-8) nell’anno B
  3. dalย Vangelo secondo Lucaย (Lcย 24,1-12) nell’anno C

Segue l’Omeliaย che conclude la Liturgia della Parola.

Liturgia battesimale

รˆ uso celebrare anche iย battesimiย la notte di Pasqua, in questo momento liturgico. Tutti i fedeli riaccendono la candela che avevano all’inizio. Dopo una breve introduzione si cantano leย Litanie dei santi. Quindi il celebrante, pronunciata la preghiera, prende ilย cero pasqualeย e lo immerge parzialmente nell’acqua delย battistero, benedicendo l’acqua, poi passa ad aspergere tutto il popolo. Nel caso in cui ci siano battesimi si compie in questo momento il rito, altrimenti si pronuncia la professione delleย promesse battesimali. รˆ possibile concludere la liturgia battesimale con le preghiere dei fedeli. Non si dice il Credo, perchรฉ รจ sostituito dal rinnovo delle promesse battesimali.

Liturgia eucaristica

Segue la liturgia eucaristica, articolata come in tutte leย celebrazioni eucaristiche; alla fine il celebrante dร  la benedizione, concludendo cosรฌ una grande celebrazione che era cominciata ilย Giovedรฌ santoย con laย messa in Cena Domini.

Struttura della celebrazione nel rito ambrosiano

Delle tre celebrazioni maggiori delย Triduo pasquale, la Veglia pasquale ambrosiana รจ, strutturalmente, la piรน simile alla corrispondenteย romana. Tuttavia anch’essa presenta alcune sensibili differenze dovute a caratteristiche peculiari dellaย liturgia ambrosiana.

Innanzitutto la benedizione del fuoco a cui attingere per l’accensione delย cero pasqualeย รจ facoltativa: il cero puรฒ essere acceso attingendo alla fiamma della lampada che arde all’altare della riposizione ove รจ ancora conservato ilย pane eucaristicoย dalla sera delย Giovedรฌ santoย (nel rito ambrosiano infatti la Comunione non viene distribuita durante laย celebrazione della Passione).

La Veglia inizia con la chiesa al buio, ad eccezione dell’altare della riposizione che รจ l’unico illuminato. Man mano che la processione avanza portando ilย cero pasqualeย vengono accese le candele e le luci della chiesa. Giunto all’altare, il sacerdote inizia la celebrazione con ilย segno della croceย e introduce la liturgia con una breve monizione; quindi il diacono – o se non รจ presente, il sacerdote stesso – canta ilย Preconioย secondo il testo ambrosiano.

Terminato il Preconio, ha inizio la catechesiย veterotestamentariaย nella quale vengono proclamate sei lettureย biblicheย dell’Antico Testamento che ripercorrono la storia della salvezza dallaย Creazioneย fino alle profezie messianiche. Di queste, le prime quattro sono obbligatorie mentre le ultime due, se le circostanze lo richiedono, possono essere omesse. Ciascuna lettura รจ seguita dal canto di un’antifona o di un salmello e da un’orazione recitata dal sacerdote.

Le sei letture previste dalla liturgia completa sono:

  • Il primo racconto dellaย Creazioneย dalย libro della Genesiย (Gnย 1,1-2,3a)
  • Il sacrificio diย Abramoย dalย libro della Genesiย (Gnย 22,1-19)
  • L’istituzione dellaย Pasqua ebraicaย dalย libro dell’Esodoย (Esย 12,1-11)
  • L’uscita del popolo ebraico dall’Egitto dalย libro dell’Esodoย (Esย 13,18b-14,8)
  • La profezia diย Isaiaย sul Verbo di Dio che realizza il disegno di salvezza (Isย 54,17c-55,11)
  • Il brano diย Isaiaย sulla purificazione al fonte (Isย 1,16-19)

Dopo l’ultima lettura ha luogo il momento centrale della Veglia con l’annuncio dellaย Risurrezione. Si tratta di una caratteristica peculiare della Veglia in rito ambrosiano che riprende in questo l’usanza delle chiese orientali, mentre nel rito romano a questo punto viene cantato ilย Gloria. Il sacerdote infonde l’incenso nel turibolo quindi si porta all’altare, lo bacia e lo incensa, poi si porta al lato sinistro dell’altare e intona una prima volta l’annuncio dellaย Risurrezione.

L’annuncio viene ripetuto altre due volte, sempre secondo le stesse modalitร , al centro e al lato destro dell’altare, con tono di voce sempre piรน alto, quindi il sacerdote torna alla sede e recita l’orazione prevista; la Messa prosegue poi con la Liturgia della Parola.

Si proclamano quindi le seguenti letture:

  • La proclamazione della risurrezione da parte diย Pietro, dagliย Atti degli Apostoliย (Atย 2,22-28)
  • Ilย Salmo 117ย in forma responsoriale
  • L’incipit della lettera diย san Paolo ai Romaniย (Rmย 1,1-7)
  • Il brano evangelico della risurrezione secondoย Matteoย (Mtย 28,1-7)

Segue l’omelia.

Dopo l’omelia ha luogo la liturgia battesimale, che puรฒ consistere nella semplice benedizione delย fonte battesimaleย oppure, se vi sono dei catecumeni, nell’amministrazione delย Sacramento del Battesimoย (ed eventualmente anche dellaย Cresima). In entrambi i casi si cantano le litanie dei santi e si rinnovano le promesse battesimali, mentre viene omessa la preghiera dei fedeli.

Da questo punto in poi la celebrazione prosegue come ogni Messa in rito ambrosiano. Alla Consacrazione รจ obbligatorio l’uso della Preghiera Eucaristica VI Ambrosiana. Al momento della distribuzione della Comunione il diacono, o se non รจ presente il sacerdote stesso, si reca all’altare della riposizione e preleva la pisside con l’Eucaristia lรฌ conservata dalla sera del Giovedรฌ Santo.

La celebrazione si conclude nel modo solito con la benedizione solenne e il congedo dei fedeli.

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