Nascondeva un fucile pronto a sparare in casa. Succede a Sant’Antonio Abate dove i Carabinieri della stazione locale insieme a quelli del Gruppo Eliportato Cacciatori Puglia hanno arrestato in flagranza il 60enne G.F.
Sant’Antonio Abate, nasconde fucile e munizioni in casa: arrestato
Deteneva illegalmente un fucile calibro 36 oggetto di furto e 157 cartucce di vario calibro. L’arma era nascosta in un telo, in prossimità di un piccolo capanno, in un terreno a lui in uso. Nello stesso luogo, in un frigo portatile, erano ammassati i proiettili.
L’uomo è il cugino del capo clan locale. Negli anni Ottanta deve la fama criminale alla sua abilità nell’usare le armi e in particolare i fucili. Non a caso era al fianco del boss ribella Umberto Mario Imparato (ucciso agli inizi degli anni Novanta a Monte Coppola dalla polizia) nello scontro con il clan D’Alessandro che tra il 1988 e il 1991 lasciò a terra oltre 100 morti nell’area stabiese. Era uscito di recente dopo alcuni anni di carcere.