Cronaca

Covid, la Commissione Ue vara il blocco all’export dei vaccini: “Difendiamo le nostre dosi”

Le domande per l'autorizzazione all'export saranno valutate caso per caso. Dombrovskis: "Da AstraZeneca nemmeno 30 milioni dosi per l'Ue"

Covid, la Commissione Ue ha adottato una revisione del meccanismo per l’autorizzazione all’esportazione dei vaccini, aggiungendo la “reciprocità” e la “proporzionalità”. Le domande saranno valutate caso per caso, ma l’obiettivo è che le richieste di export non costituiscano una minaccia per l’approvvigionamento dei 27 Paesi dell’Ue.

Covid, la Commissione Ue vara il blocco all’export dei vaccini

L’iniziativa revoca l’esenzione per 17 Paesi, mentre i 92 Stati a basso e medio reddito restano esclusi.

“Da AstraZeneca nemmeno 30 milioni dosi per l’Ue”

Le “forti inadempienze” di AstraZeneca nella distribuzione dei vaccini nell’Unione europea sono state sottolineate dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. “Di 120 milioni di dosi” che avrebbe dovuto consegnare nel primo trimestre secondo il contratto, l’azienda ha tagliato a “30 milioni, ma non è nemmeno vicina a questa cifra”.

“Dall’Ue a Gb oltre dieci milioni di dosi, a noi zero”

Dombrovskis ha poi rincarato la dose. “Siamo in ritardo, nonostante l’Ue sia uno dei centri della pandemia, è anche il più grande esportatore di vaccini. Da quando abbiamo introdotto il sistema sull’export oltre dieci milioni di dosi sono state esportate dall’Ue al Regno Unito, zero dosi sono arrivate dal Regno Unito al blocco”.

Von der Leyen: “L’export sia in entrambe le direzioni”

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Mentre i nostri Stati membri stanno affrontando la terza ondata di pandemia e non tutte le società stanno rispettando il proprio contratto, l’Ue è l’unico grande produttore Ocse che continua a esportare vaccini su larga scala in dozzine di Paesi.

Ma le strade aperte dovrebbero correre in entrambe le direzioni. L’Ue dispone di un eccellente portafoglio di diversi vaccini e abbiamo assicurato dosi più che sufficienti per l’intera popolazione. Ma dobbiamo garantire consegne tempestive e sufficienti di vaccini ai cittadini dell’Ue. Ogni giorno conta”.

“Non vogliamo punire nessuno”

“Quello di oggi non è un divieto di esportazione”, ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides. “Non vogliamo punire nessuno, anzi siamo i più forti sostenitori della solidarietà globale, serve uno strumento che ci dia maggior margine di manovra. Esamineremo tutto caso per caso”.

“Situazione allarmante in molti Stati membri”

La revisione del meccanismo sull’export dei vaccini “arriva in un momento opportuno tenendo conto della situazione allarmante in molti Paesi dell’Ue, ci sono circostanze sempre più preoccupanti“, ha proseguito Kyriakides. Sono 19 Paesi che riferiscono di un aumento dei casi, 15 di un aumento nelle cure intensive e uno su otto di un aumento nel numero di morti.


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