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Anna Scala uccisa dall’ex a Sorrento, la rabbia della figlia: “Mia madre poteva essere salvata”

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Il presunto killer e la vittima
Il presunto killer e la vittima

Ieri sono stati celebrati i funerali di Anna Scala, la donna di 56 anni uccisa dall’ex compagno a Piano di Sorrento. La figlia Maria dichiara con rabbia “Mia madre poteva essere salvata. Intanto sempre ieri c’è stata l’udienza di convalida dell’arresto per l’assassino Salvatore Ferraiuolo: il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Anna Scala uccisa dall’ex a Piano di Sorrento, rabbia e dolore per la figlia

“Voglio giustizia per mia mamma”, Maria la figlia di Anna è ancora sotto shock per quanto avvenuto e affida poche parole al cognato avvocato Giovanni De Gennaro dopo i funerali celebrati nel pomeriggio di ieri, sabato 19 agosto. La vittima, secondo quanto appreso, avrebbe denunciato Salvatore lo scorso 24 luglio. Le violenze però andavano avanti da anni, e probabilmente erano proprio la causa che l’ha portata a porre fine alla loro relazione. Già del 2012 infatti lo aveva denunciato, salvo poi ritrarre la denuncia dopo le minacce di lui. Alcuni anni fa, poi, era ritornato ad essere violento e Anna si sarebbe rivolta anche ad un centro antiviolenza, senza andare fino in fondo, ma confidandosi in famiglia.

Secondo i familiari “Anna poteva essere salvata perché c’erano tutti i segnali per intervenire. Le autorità hanno sottovalutato il caso, perché la denuncia c’era e, se lei aveva ritirato quelle in passato, era stato solo per timore di conseguenze. Stavolta lei era determinata ad andare fino in fondo“. Dopo la denuncia, per qualche giorno Ferraiuolo avrebbe tempestato di telefonate Anna e tutti i familiari, prima di essere bloccato sulle varie utenze. A quel punto sarebbe scomparso, per ricomparire direttamente nel giorno del delitto. «Di mattina lo abbiamo visto in giro vicino casa di Anna» raccontano alcuni conoscenti della donna.

La convalida dell’arresto

Ieri intanto la convalida dell’arresto. Il fermo per omicidio nei confronti di Salvatore Ferraiuolo, pescivendolo di professione, è stato convalidato. E’ stata infatti emessa contro il 54enne, residente a Sant’Agnello, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio premeditato (in esso assorbito il reato di maltrattamenti).

L’omicidio

L’uomo, armato di coltello, avrebbe atteso per oltre un’ora la ex. Dopo l’ha accoltellata a morte, e ha sistemato il cadavere nell’auto di lei. Si tratta di particolari che hanno fatto sì gli inquirenti gli contestino l’aggravante della premeditazione. È accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, lesioni e porto d’arma da taglio e occultamento di cadavere. Oltre a maltrattamenti e minacce.

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