Un ragazzo di 12 anni, agli inizi di agosto, venne trasportato al Santobono di Napoli con una crisi epilettica: “cinque mesi per una risonanza”, denunciano i genitori che si rivolgeranno ad un centro privato.
Napoli, ragazzo in crisi epilettica: la denuncia dei genitori
Il giovanissimo fu ricoverato per alcuni giorni al Santobono. Dopo i primi accertamenti viene dimesso con una terapia farmacologica e l’inficazione di effettuare alcuni controlli strumentali dopo 40 giorni.
L’elettroencefalogramma viene prenotato per il 14 settembre mentre per la risonanza magnetica l’attesa è lunga di cinque mesi. Anche per la visita neurologica se ne parla a gennaio 2024. Dalla Neurologia arriva il consiglio di contattare direttamente l’ambulatorio per fissare una visita e una terapia definitiva possibilmente prima dell’inizio delle attività scolastiche. A quel punto però comunque spiegano che ogni prenotazione deve necessariamente passare per il Cup nè risulta praticabile una visita in “overbooking” in quanto il tempo minimo dedicato a ogni paziente è fissato in 15 minuti. “Da una parte – ripete la mamma – i medici hanno sollecitato di fare la risonanza in ospedale per maggiore sicurezza e dall’altro c’è tuttavia da aspettare 5 mesi. Non ci resta che rivolgerci a un centro privato”.
Il commento dal Santobono
«Purtroppo – fanno sapere dalla direzione sanitaria del Santobono – siamo l’unica struttura pubblica (e sono pochissimi anche i centri privati, nda) che eseguono la Risonanza in narcosi ai bambini. Lavoriamo a pieno ritmo con esami eseguiti anche il sabato e la domenica. Dal prossimo settembre attiveremo una nuova apparecchiatura appena acquistata al Pausilipon e da novembre una seconda anche al Santobono. Nel 2024 infine ne arriverà una terza per l’uso intraoperatorio. C’è da dire che in caso di epilessia di solito non è richiesta l’urgenza e l’Eeg è effettuabile ovunque sul territorio. Ove la reale urgenza è definita dai medici la risonanza viene sempre effettuata in pochi giorni con precedenza assoluta».