Cronaca

Carabiniere ucciso, il killer: «Negli Usa sarei già fuori su cauzione»

«In America c’è un sistema diverso e probabilmente non sarei stato in cella, sarei uscito su cauzione». Sono le parole di Christian Gabriel Natale Hjort, accusato insieme a Finnegan Lee Elder, di concorso in omicidio per la morte del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

Carabiniere ucciso a Roma, Gabriel Hjort: «Negli Usa sarei già fuori su cauzione»

Entrambi gli americani sono reclusi a Regina Coeli. I due americani sono tra gli oltre 1.000 detenuti reclusi a Regina Coeli, a fronte di una capienza di 616 posti letto nella struttura.

Quella del sovraffollamento è tra le «evidenti criticità» riscontrate dal Partito Radicale nel carcere romano (e non solo). «È un carcere vecchio, ci sono reparti davvero fatiscenti, le celle sono molto piccole (tre metri quadri con più letti a castello).

In alcune ci sono muri davanti alla finestra. Troppi detenuti e pochi agenti penitenziari», sottolinea Testa ricordando che l’iniziativa promossa dal suo partito ha portato in quattro giorni (fino ad oggi) circa 300 visitatori, tra cui parlamentari di tutti gli schieramenti e avvocati, in oltre 70 penitenziari italiani di 17 Regioni. «I detenuti in custodia cautelare superano il 31%.

Va rivisto – evidenzia Testa- tutto il sistema, serve una vera riforma della Giustizia. Il carcere, d’altronde, non è che l’appendice di un assetto che non funziona».

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