Cronaca

Crollo funivia del Mottarone, il bimbo è sopravvissuto perché “protetto dall’abbraccio del padre”

Crollo funivia del Mottarone, il bimbo è sopravvissuto perché "protetto dall'abbraccio del padre". Lo hanno riferito i medici dell'ospedale

“Il bambino è sopravvissuto perché è probabile che il padre lo abbia avvolto in un abbraccio”. Sono le parole dei medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato in prognosi riservata Eitan Biran, unico sopravvissuto nel dramma della funivia precipitata a Stresa.

Crollo funivia del Mottarone, il bimbo è sopravvissuto perché abbracciato dal padre

“Il bambino è sedato e intubato, ieri ha fatto un intervento e adesso rimane addormentato. Nel corso della giornata faremo una risonanza magnetica per valutare le condizioni del cervello. Adesso deve restare calmo, speriamo. Non si può ancora dire se ha riportato traumi celebrali” ha affermato Giorgio Ivani, direttore Rianimazione dell’ospedale. La zia di Eitan, Aya Biran, ha spiegato come sia venuta a conoscenza della tragedia dai “messaggi di Whatsapp”. “Ho cominciato a ricevere tanti ‘mi dispiace’ e non capivo perché…” ha raccontato Aya Biran fuori dall’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

L’incidente 

L’incidente sarebbe stato causato da un cedimento di una fune nella parte più alta del tragitto, poco prima della stazione di arrivo. La funivia aveva riaperto ieri al pubblico, dopo oltre un anno di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria. Sarebbe stata completamente revisionata e sottoposta a un intervento di manutenzione straordinaria solo alcuni anni fa, tra il 2014 e il 2016. La cabina sarebbe precipitata da un’altezza di circa 80 metri.

I lavori di manutenzione

Chiusa nel 2014, la funivia del Mottarone aveva riaperto nel 2016 dopo due anni di lavori di manutenzione e ammodernamento, affidati alla società Leitner. Il 13 agosto 2016 era stata riaperta e, tra ottobre-dicembre 2016 erano state anche rinnovate le stazioni di riferimento della funivia. I lavori per la funivia che collega Stresa e la cima del Mottarone partono nel 1963 per sostituire il vecchio percorso ferroviario, risalente agli inizi del ‘900, con un nuovo impianto più funzionale e veloce. Nel 2002 la funivia è stata sottoposta a una revisione straordinaria eseguita dalla ditta Poma Italia.

La struttura

La funivia è strutturata in due tronconi, ciascuno con due cabine dalla portata di 35 persone. Il primo troncone della funivia parte a 205 m in località Lido di Carciano, e raggiunge la Località Alpino, dove si trova il Giardino botanico Alpinia. Il secondo tronco parte agli 803 m dell’Alpino e raggiunge un pianoro immediatamente sotto la vetta del Mottarone, posto a 1385 m, da questa posizione è possibile raggiungere i 1491 m a piedi o con una seggiovia realizzata nel 2009.

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