Cronaca

Saman Abbas, anche il fratello 16enne “temeva” lo zio che l’ha uccisa

L’uomo, che secondo la Procura l’avrebbe materialmente uccisa, ha trascinato nella fuga il minorenne, fermato dai carabinieri il 9 maggio ad Imperia

Aveva paura dello lo zio che lo ha trascinato con sé nella fuga. E anche per questo è stato deciso di mettere il fratello sedicenne di Saman Abbas, la ragazza pakistana sparita nel nulla un mese fa a Novellara, nel Reggiano, in un centro protetto.

Saman Abbas, anche il fratello 16enne “temeva” lo zio c

Il minorenne è stato fermato il 9 aprile nella provincia di Imperia, nelle vicinanze del confine con la Francia. Dove con ogni probabilità voleva dirigersi Danish Hasnain, 33 anni, l’uomo che, secondo la Procura, ha materialmente ucciso la giovane nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio. Zio e nipote erano rimasti a Novellara, mentre i genitori di Saman Shabbar, 46 anni, e la moglie Nazia Shaheen, 47, erano già fuggiti in Pakistan, raggiunto in aereo.

Sono proprio Hasain e il ragazzino a dire ai carabinieri che il 5 mattina bussano a casa loro per notificare un atto riguardante Saman, che “qui non c’è più nessuno”: sono tutti partiti per vedere una sorella di Shabbar in fin di vita in madrepatria. Ma nei giorni successivi spariscono pure loro due. Circa due settimane prima, l’11 aprile, la ragazza aveva lasciato il centro protetto nel Bolognese a cui i Servizi sociali del Comune l’avevano affidata dopo che lei li aveva chiamati, chiedendo un aiuto per opporsi al matrimonio combinato dal padre con un cugino in Pakistan. In quel momento era impossibile sospettare il delitto e non c’era nessun ricercato. Ma la scomparsa dell’intero clan Abbas allarma i carabinieri del Reparto operativo. Che avviano le ricerche. Quando il 9 maggio zio e nipote vengono fermati a Imperia, entrambi sono privi di documenti.

In una struttura protetta

Il fratello di Saman è trattenuto in una casa famiglia e Hasnain viene invitato per il giorno successivo a regolarizzare la sua posizione in Questura. Questo però non avviene: l’uomo si dilegua, ma a quel punto gli investigatori, informati della presenza del minore, vanno a prendere il ragazzo e lo accompagnano in una struttura protetta in Emilia. E l’indagine per omicidio decolla. L’adolescente racconta che Saman è stata uccisa e tratteggia il ruolo di Hasnain nel delitto.

Dice anche che «teme» lo zio, scrive la Gazzetta di Reggio nell’edizione di sabato. Del resto questi sarebbe l’uomo al quale, in quella terribile notte, padre e madre (ripresi in un video) hanno «letteralmente» consegnato la figlia, mandandola incontro alla morte. Il pakistano è cercato in tutta Europa. Verosimilmente tra Francia e Spagna.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio