Cronaca

Ema, non dare AstraZeneca a chi ha permeabilità capillare

Ema, Astrazeneca vietato a chi ha aumentata permeabilità capillare. È questa la decisione del Comitato per la sicurezza dell'Ema

Arriva la decisione dell’Ema, l’ente di farmacovigilanza d’Europa, sul vaccino Astrazeneca. L’Ema suggerisce infatti di “Non somministrare AstraZeneca a chi ha sindrome aumentata permeabilità capillare”. È questa la decisione del Comitato per la sicurezza dell’Ema: dunque, chi ha avuto la sindrome da aumentata permeabilità capillare non deve essere vaccinato con Vaxzevria. Il Comitato, inoltre, ha deciso che la sindrome da aumentata permeabilità capillare deve essere aggiunta alle Informazioni sul Prodotto come nuovo effetto indesiderato del vaccino, insieme a un’avvertenza per sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti su questo rischio.

Vaccino Astrazeneca, la decisione dell’Ema

L’Ema ha approvato un nuovo sito per la produzione del vaccino anti-Covid di Moderna, si legge in una nota. L’impianto, spiega l’Agenzia Ue, è gestito da Recipharm, si trova a Monts, in Francia e può diventare operativo subito. L’Ema ha dato parere positivo anche per l’aggiunta di diversi siti alternativi responsabili del controllo dei lotti e la scorsa settimana, il 4 giugno, ha dato l’ok a due nuovi siti per la produzione di sostanze attive e prodotti finiti intermedi, negli Usa. Secondo l’Agenzia, questo dovrebbe consentire la produzione da uno a due milioni di fiale aggiuntive di vaccino pronto per l’uso per l’Ue, al mese.

AstraZeneca, il Cts verso la decisone della somministrazione agli over 60

Il vaccino di AstraZeneca “raccomandato agli over 60”. È questo il parere su cui – a quanto si apprende – ci sarebbe in queste ore una convergenza, che chiuderebbe così la questione della somministrazione del vaccino anglosvedese ai giovani. Nella sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio, alle 16, si terrà una conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale e sull’andamento epidemiologico Covid-19 in Italia. Partecipano il ministro della Salute, Roberto Speranza, il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, e il portavoce del Cts, Silvio Brusaferro.

Sulla vaccinazione degli adolescenti che hanno fatto la prima dose con AstraZeneca resta ora il nodo del richiamo cioè la questione di quale immunizzante utilizzare per la seconda dose nei giovani già vaccinati con lo stesso vaccino. Su questo punto, vari esperti si dicono favorevoli a completare comunque il ciclo vaccinale con AZ. “In questo momento chi ha fatto la prima dose con un vaccino è bene che faccia la seconda dose con lo stesso vaccino.

Ciò perchè le prove sperimentali che hanno portato all’approvazione di questi vaccini sono state fatte sulla somministrazione di due dosi per lo stesso vaccino e hanno dimostrato adeguate condizioni di sicurezza e di protezione”, ha affermato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute. Sulla stessa linea il virologo Fabrizio Pregliasco e l’infettivologo Massimo Andreoni, secondo i quali gli eventi avversi rari si sono verificati essenzialmente dopo la prima dose ed il rischio è bassissimo.

Una conferma arriva dal V Rapporto Aifa di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid: i casi di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AZ sono in linea con quanto osservato a livello europeo, ovvero 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso è stato segnalato dopo la seconda dose.

È morta la 18enne ligure ricoverata per una trombosi

Ieri è deceduta a Genova la diciottenne che era stata ricoverata e operata per una trombosi al seno cavernoso. Lo scorso 25 maggio aveva ricevuto il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca nell’Open Day per gli over 18 a cui avevano partecipato moltissimi giovani. Non sarebbe l’unica reazione avversa registrata in Liguria: anche una giovane donna di 34 anni era stata ricoverata nei giorni scorsi accusando un forte mal di testa dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca ed era stata “sottoposta a fibrinolisi di alcuni trombi presenti nella parte venosa del circolo epatico con buoni risultati”.


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